Provano con un po’ di soIvente sulla tela e trovano un Demone nascosto: svelato il segreto di un quadro di Joshua Reynolds del XVIII secolo

Ciò che ha sconcertato i conservatori è stata una scelta artistica di Joshua Reynolds. Il pittore aveva deciso di rendere questo "demone" in modo letterale, sotto forma di una faccia macabra, posizionata proprio sopra il cuscino del cardinale morente. Questa sorprendente scoperta ha scatenato una diffusa disapprovazione e suscitato un acceso dibattito

Il Demone Nascosto: Il Segreto di un Quadro di Joshua Reynolds del XVIII Secolo
Nel mondo dell’arte, le opere di grandi maestri spesso nascondono segreti e simbolismi nascosti che sfuggono al nostro sguardo superficiale. Recentemente, mentre i conservatori si preparavano per uno spettacolo in onore del 300esimo compleanno dell’artista Joshua Reynolds, hanno fatto una scoperta sorprendente: uno spirito maligno si nascondeva nell’ombra di un suo dipinto del XVIII secolo.

L’opera in questione raffigura un momento tratto da “Enrico VI” di William Shakespeare, parte 2. Nel dipinto, vediamo il re Enrico VI che assiste alla morte per malattia del cardinale Beaufort. Il re, interpretando il dramma di Shakespeare, dichiara: “Oh, sconfiggi il demone intrigante e indaffarato / che pone un forte assedio all’anima di questo disgraziato, / e purifica dal suo petto questa nera disperazione!”

La scoperta sconcertante

Ciò che ha sconcertato i conservatori è stata una scelta artistica di Joshua Reynolds. Il pittore aveva deciso di rendere questo “demone” in modo letterale, sotto forma di una faccia macabra, posizionata proprio sopra il cuscino del cardinale morente. Questa sorprendente scoperta ha scatenato una diffusa disapprovazione e suscitato un acceso dibattito.

Un critico aveva definito questa scelta “troppo ridicola e puerile per sfuggire alla censura”, mentre un altro ha sottolineato che “non rende merito al giudizio del pittore.” In effetti, il dipinto aveva già sollevato polemiche al momento della sua prima esposizione nel 1789 alla Shakespeare Gallery. Come sottolinea John Chu, curatore nazionale senior per immagini e sculture presso il National Trust, Reynolds aveva sfidato le convenzioni artistiche dell’epoca, dando una forma fisica e mostruosa a una figura retorica di Shakespeare.

Il dibattito sull’Arte e il Demone

Il dipinto intero. L’opera attualmente è esposta alla Petworth House nel West Sussex, in Gran Bretagna © National Trust

La discussione sull’inclusione di questa figura demoniaca nel dipinto rifletteva la contrapposizione tra la rappresentazione artistica e la percezione letteraria. Mentre era accettabile in letteratura introdurre l’idea di un demone come una presenza nella mente di una persona, trasformarlo in una figura visibile all’interno di un dipinto risultava troppo fisico per l’epoca. Reynolds, nonostante le pressioni, si oppose a tentativi di rimuovere la figura demoniaca dal suo lavoro.

Nonostante l’apparizione del demone fosse presente nelle prime stampe del dipinto, sembra che una seconda tiratura realizzata dopo la morte dell’artista abbia cercato di cancellare questa figura dalla lastra di stampa. Questo dettaglio sottolinea la controversia che l’opera ha suscitato e la complessità della visione artistica di Reynolds.

Una Fenice che si rialza

Oggi, il dipinto restaurato è esposto presso la Petworth House nel West Sussex, in Inghilterra, sotto l’egida del National Trust. L’opera è ora pronta per essere rivalutata e apprezzata sotto una nuova luce, alla luce della scoperta del demone nascosto. La controversia che circonda questa opera offre uno sguardo unico sulle sfide e le percezioni artistiche del XVIII secolo, sottolineando quanto la storia dell’arte possa essere intricata e complessa.

In definitiva, l’opera di Joshua Reynolds si erge come un simbolo del potere dell’arte di sfidare le norme e di far emergere discussioni profonde e significative. La scoperta di questo “demone” nascosto ci ricorda che anche nei capolavori più celebri, vi sono segreti e sfumature che attendono di essere svelati, offrendoci una comprensione più profonda delle opere d’arte e dei periodi storici che esse rappresentano.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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