di Redazione
Stile arte è un giornale di arte, cultura e archeologia, fondato nel 1995 e diretto da Bernardelli Curuz
Ha una capacità notevole nel capire il terreno. Un anello nobiliare con sigillo – presumibilmente della fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta – è stato trovato in queste ore in un campo, in Toscana, durante una passeggiata. Non lontano è stato portato alla luce un cuoricino che un soldato tedesco stava realizzando con una lima – probabilmente per la moglie o la fidanzata – e che fu perduto, presso un accampamento militare in una zona che potremmo identificare, in modo molto ampio, attorno alla linea gotica. L’oggetto è ricavato da un piccola moneta tedesca ed è testimonianza dei sentimenti individuali nascosti e travolti dalla Storia. Un ritrovamento che pulsa, come il cuoricino, che forse doveva diventare un ciondolo o la placca superiore di un anello, realizzato per onorare l’amata e per non pensare alla guerra, nei momenti in cui il conflitto era meno violento o ci si trovava in un punto di retroguardia. L’esplorazione è avvenuta con il consenso del proprietario del terreno.
LA LINEA GOTICA (GOTHIC LINE) DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La Linea Gotica, conosciuta anche come Gotenstellung in tedesco e Gothic Line in inglese, rappresentò un formidabile sistema difensivo costruito dall’esercito tedesco nelle regioni centro-settentrionali dell’Italia durante le fasi conclusive della campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale. Questa imponente opera difensiva si trasformò in un teatro di sanguinosi scontri tra le truppe tedesche, guidate dal feldmaresciallo Albert Kesselring, e le forze Alleate al comando di Harold Alexander.
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— Stilearte.it (@Stile_arte) December 2, 2023
Localizzazione ed estensione:
La linea difensiva si estendeva su un fronte di oltre 300 chilometri, iniziando dal versante tirrenico dell’attuale provincia di Massa-Carrara fino al versante adriatico della provincia di Pesaro e Urbino, snodandosi lungo i tortuosi rilievi appenninici.
Obiettivi strategici:
Ideata da Albert Kesselring, comandante supremo delle forze tedesche in Italia, la Linea Gotica aveva l’obiettivo di attuare una ritirata combattuta, infliggendo al nemico pesanti perdite per rallentarne l’avanzata verso nord. Proteggendo la pianura Padana, l’accesso al Reich attraverso il passo del Brennero, e i collegamenti all’Europa centrale tramite Trieste e il valico di Lubiana, la linea si configurava come un baluardo cruciale nella strategia difensiva tedesca.
Operazione olive:
Nell’agosto del 1944, le forze Alleate, comprendenti l’8ª Armata britannica e la 5ª Armata statunitense, avviarono l’operazione Olive per superare la Linea Gotica. Nonostante lo sfondamento delle linee fortificate e la conquista di vaste aree, le forze tedesche, supportate da avverse condizioni meteorologiche, riuscirono a contenere l’avanzata Alleata fino a bloccarla alla fine del 1944.
Rinominazione e propaganda:
Inizialmente chiamata “Gotica” dai tedeschi, Adolf Hitler ordinò la sua rinominazione in “Linea Verde” (Grüne Linie) per evitare potenziali ripercussioni propagandistiche negative nel caso in cui il nemico avesse sfondato una linea con un nome collegato alla popolazione germanica. Tuttavia, soprattutto in Italia, la linea continuò a essere nota come “Gotica” o “dei Goti” nella storia comune.
Fine della Linea gotica:
Solo il 21 aprile 1945, a seguito dell’offensiva alleata di primavera, la Linea Gotica venne definitivamente superata. Nonostante la sua resistenza tenace, la caduta di questa formidabile difesa segnò una tappa significativa nel cammino delle forze Alleate verso la vittoria finale in Italia durante la seconda guerra mondiale.