Altre teste di statue romane scoperte nel fango del fiume. 100 marmi scolpiti trovati dall’inizio degli scavi

Aizanoi sorgeva a circa 1000 metri sul livello del mare. Le rovine si trovano al di là del fiume. La città fu un importante centro politico ed economico soprattutto in epoca romana. Il luogo conserva un elegante tempio di Zeus, un particolare complesso teatro-stadio e un macellum. Il nucleo urbano cadde in declino nella tarda antichità.

Altre teste di scultura – probabilmente scolpite durante la fioritura romana dell’area – sono state trovate ad Aizanoi, in Turchia. Negli scavi effettuati nell’antica città di Aizanoi nel distretto di Çavdarhisar di Kütahya, a Penkalas Koca Chay, la seconda testa della statua di Afrodite, dea dell’amore, e la terza testa del dio del vino Dioniso, sono stati portati a luce. Lo ha annunciato, nelle ore scorse, il museo Aizanoi Antik Kenti Aizanoi Ancient City. La scoperta è stata compiuta durante gli gli scavi effettuati nel fiume Penkalas, che termineranno a giorni per poi riaprire nel corso della prossima primavera.

Le notevoli scoperte degli ultimi tempi sono scaturite da interventi di regimentazione del fiume, che si sono svolte contestualmente ad indagini archeologiche di supervisione, che hanno consentito il recupero di alcuni ponti romani in pietra e a circa 100 parti .- anche considerevoli – di statue. Probabilmente questa parte della città antica era stata distrutta da rovinose piene del fiume e dall’abbandono della città da parte dei residenti, durante il medioevo.

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Aizanoi o Ezani sorgeva a circa 1000 metri sul livello del mare. Le rovine si trovano al di là del fiume Penkalas.
La città fu un importante centro politico ed economico soprattutto in epoca romana. Il luogo conserva un elegante tempio di Zeus, un particolare complesso teatro-stadio e un macellum. Il nucleo urbano cadde in declino nella tarda antichità.

Il capo del dipartimento di archeologia della Facoltà di Lettere e Scienze dell’Università Kütahya Dumlupınar, il Dr. Gökhan Coşkun, ha dichiarato che uno degli obiettivi principali degli scavi di quest’anno è stato l’area di Koca Çay, nota nell’antichità come “Penkalas”. Questa zona è stata oggetto di indagine dal 2021, e durante i lavori, è stato rivelato che ci sono quattro ponti di marmo risalenti all’Impero Romano che attraversano il torrente. Attualmente, due di questi ponti sono stati restaurati.

Il Dr. Coşkun ha anche rivelato la scoperta di antichi ponti sul torrente, evidenziando che i lavori nella zona continuano e che alcune parti del terzo ponte crollarono a causa di una forte inondazione. Questo ha portato alla luce non solo le teste delle statue, ma anche diversi blocchi di marmo.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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