La costruzione della superstrada S1 ha subito ritardi significativi a causa delle recenti scoperte archeologiche che hanno portato alla luce due insediamenti dell’età del bronzo. Secondo un comunicato stampa della Direzione generale per le strade e le autostrade nazionali (GDDKiA), gli archeologi hanno individuato gli insediamenti nei pressi del villaggio di Jawiszowice, nella contea polacca di Oświęcim.
I ritrovamenti includono frammenti di vasi di argilla e selci, suggerendo che uno degli insediamenti è associato alla cultura lusaziana, risalente al 1100-400 a.C., mentre l’altro è legato alla cultura Mierzanowice, datata tra il 2300 e il 1800 a.C. Gli insediamenti sono stati identificati come stand Jawiszowice 5 e stand Jawiszowice 6, rispettivamente.
Gli scavi condotti presso lo stand Jawiszowice 5 (nelle foto) hanno rivelato varie strutture agricole, tra cui fosse di stoccaggio utilizzate come cantine per conservare i raccolti. Nel frattempo, la sezione Jawiszowice 6 ha rivelato tracce di accampamenti stagionali e permanenti, oltre a fosse di stoccaggio e manufatti in selce, tra cui una intricata punta di freccia.
A seguito di queste scoperte, l’impresa appaltatrice è stata costretta a interrompere i lavori nella zona interessata, con una conseguente proroga di 223 giorni per il completamento della superstrada S1. Di conseguenza, la data prevista per il completamento è stata posticipata da luglio 2024 a giugno 2025, fino a quando gli scavi non avranno documentato completamente entrambi i siti archeologici.
La scoperta di questi insediamenti dell’età del bronzo ha evidenziato l’importanza di condurre approfondite indagini archeologiche prima di procedere con progetti di costruzione su larga scala, garantendo la conservazione e la comprensione del patrimonio storico della regione.