Mostra | L’Appia è moderna. A Roma dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari, progetti architettonici

Al casale di Santa Maria Nova, nel Parco Archeologico dell’Appia Antica, arte e architettura raccontano la modernità di un'opera senza tempo

ROMA – Presso il casale di Santa Maria Nova, nel Parco Archeologico dell’Appia Antica, è stata inaugurata la mostra L’Appia è moderna, a cura di Claudia Conforti, Roberto Dulio, Simone Quilici, Ilaria Sgarbozza e resterà aperta al pubblico fino al 13 ottobre 2024.

Via Appia Antica, fotogrammi
da pellicola cinematografica
di Mariano Fortuny y Madrazo,
1930 ca. Museo Fortuny
© Archivio Fotografico –
Fondazione Musei Civici
di Venezia

L’esposizione è promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con l’organizzazione di Electa.

Sei le sezioni per raccontare che l’Appia è anche moderna. Dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari, progetti architettonici e documenti d’archivio restituiscono l’energia di un secolo che ha fortemente disegnato una delle più note vie consolari, parte vivente della città contemporanea.

Numerosi i progetti di grandi architetti del secolo scorso:
Marcello Piacentini, i Busiri Vici, Raffaele De Vico, Enrico Del Debbio, Luigi Moretti, Sergio Musmeci, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, Lucio Passarelli.
Non solo l’architettura ma anche le arti figurative – tra verismo, simbolismo e astrazione – hanno lasciato il segno nel racconto moderno di questa parte di città. Esposti, tra gli altri, lavori di Duilio Cambellotti e di Giulio Aristide Sartorio.

Tarquinio Sini, Manifesto del
Circuito di Roma, 1925 (Museo
Nazionale Collezione Salce,
Treviso)

Nel dopoguerra la regina viarum diventa l’Olimpo dei divi di Hollywood sul Tevere: piscine moderne e classici ninfei – le ville degli attori – accendono l’immaginazione popolare e deflagrano sui rotocalchi, creando nuovi stereotipi di massa.  Essi sono tutt’altro che effimeri, attestandosi come immaginario alternativo, opposto e inconsapevolmente provocatorio rispetto a quello elitario e prescrittivo del “più grande museo archeologico a cielo aperto”.

La permanenza della pregnanza pop dell’Appia si manifesta, a distanza di decenni, nel cinema – da La dolce vita a La grande bellezza – e nei fumetti, in mostra due numeri di Topolino, che, utilizzando l’Appia come scenario, ne scoprono la potente e vitale modernità.

In occasione di questa mostra è stato chiesto a Francesco Jodice di portare il suo sguardo sulla Via Appia: otto le fotografie esposte che ne offrono il personale racconto.

L’Appia è moderna
Roma, Casale di Santa Maria Nova
Parco Archeologico dell’Appia Antica
18 maggio – 13 ottobre 2024
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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa