Ritrovamento eccezionale in Egitto. Gli archeologi scoprono la tomba di Iti. Sarcofagi e dipinti. La storia della donna

Scoperta della camera funeraria della figlia del governatore di Asyut nella sua tomba a Gebel Asyut al-Gharbi

Una scoperta archeologica di grande rilievo è stata annunciata dalla missione archeologica egiziano-tedesca, frutto della collaborazione tra l’Università di Sohag e l’Università di Berlino. Durante le operazioni di pulizia archeologica nella tomba del governatore di Asyut, Jefai-Hapi, è stata individuata la camera funeraria di sua figlia, identificata come “Iti”. Questa tomba, considerata la più grande tra quelle non regali dell’antico Egitto, risale al regno di Sesostri I (XX secolo a.C.), uno dei più importanti sovrani della XII dinastia.

Una scoperta straordinaria nel contesto delle tombe provinciali

La tomba di Jefai-Hapi si trova a Gebel Asyut al-Gharbi, un’area ricca di monumenti funerari che testimoniano l’importanza amministrativa e politica della regione durante il Medio Regno. Il ritrovamento della camera funeraria di Iti ha notevole importanza, non solo per il suo valore artistico, ma anche per l’opportunità di comprendere meglio le dinamiche sociali e familiari della nobiltà provinciale. Iti, figlia unica del governatore, non aveva raggiunto i quarant’anni al momento della sua morte, come confermato dalle analisi preliminari condotte sui resti ossei.

Dettagli della scoperta: una tomba intatta e un tesoro di informazioni

La camera funeraria è stata rinvenuta a circa 15 metri di profondità, orientata verso nord. All’interno della camera sono stati trovati due sarcofagi, uno dentro l’altro, entrambi finemente decorati con iscrizioni che narrano il viaggio dell’anima verso l’aldilà. Il sarcofago interno, lungo 2,30 metri, è racchiuso in un più grande di 2,62 metri. Questa scoperta offre una rara opportunità di studio su esempi così ben conservati di arte funeraria.

Inoltre, nella camera sono stati ritrovati il coperchio del sarcofago interno, un cofanetto per vasi canopi e numerose statuette lignee, che fanno parte del corredo funerario destinato ad accompagnare Iti nel suo viaggio post-mortem.

Saccheggi nel passato e studi scientifici sul presente

Tuttavia, nonostante l’eccezionale stato di conservazione della camera, le prime analisi suggeriscono che la tomba sia stata violata durante l’antichità. I ladri avrebbero danneggiato la mummia di Iti, distruggendo gli organi conservati nei vasi canopi e causando gravi danni alla struttura ossea. Ciò nonostante, le indagini preliminari condotte sulla sua ossatura hanno rivelato dettagli importanti: la giovane donna soffriva di una malformazione congenita al piede e morì in età relativamente giovane.

Proseguono gli studi: un tuffo nel passato di Asyut

Secondo il dottor Mohamed Ismail Khaled, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, il ritrovamento di questa camera funeraria non rappresenta solo un traguardo dal punto di vista archeologico, ma anche un invito a ulteriori indagini. Il team di ricercatori continuerà a studiare i resti ossei e i reperti, nella speranza di scoprire di più su Jefai-Hapi, la sua famiglia e il contesto storico in cui vissero.

La tomba di Jefai-Hapi era già nota per la sua monumentalità e per la ricchezza dei decori, segno del potere di questo governatore che, secondo le fonti storiche, godeva di una posizione privilegiata durante il regno di Sesostri I. La scoperta della camera funeraria di Iti aggiunge ora un tassello fondamentale alla comprensione del ruolo delle donne nelle famiglie aristocratiche dell’antico Egitto, sollevando nuove domande sulla loro posizione sociale e sul loro trattamento funerario.

Riconoscimenti e supporto per la ricerca archeologica

Il Ministro del Turismo e delle Antichità, Sharif Fathy, ha elogiato il lavoro delle missioni archeologiche, sottolineando l’importanza del loro contributo nel portare alla luce i segreti ancora nascosti dell’antico Egitto. Ha inoltre ribadito il pieno sostegno del ministero a queste missioni, promettendo risorse adeguate affinché possano continuare a operare nel migliore dei modi.

Con questa scoperta, la collaborazione tra Egitto e Germania si conferma fruttuosa, alimentando la speranza di ulteriori ritrovamenti in futuro che potranno ampliare la nostra comprensione della civiltà egizia e del ruolo fondamentale svolto dai governatori locali nell’amministrazione del paese durante il Medio Regno.

Conclusione: uno sguardo alla storia di Iti e alla sua eredità

Il ritrovamento della tomba di Iti non è solo un evento archeologico, ma una finestra sul passato di una delle regioni più importanti dell’antico Egitto. Le sue condizioni di salute, la giovane età alla morte e la monumentalità della sua sepoltura riflettono la sua importanza nella società dell’epoca. Le prossime ricerche offriranno ulteriori dettagli su questo affascinante capitolo della storia egiziana, mentre la tomba di Jefai-Hapi e sua figlia Iti continuano a rivelare i loro segreti, millennio dopo millennio.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa