Giorgio de Chirico: 1924
A cura di Victoria Noel-Johnson
Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, Torino
8 novembre 2024 – 2 marzo 2025
Il Museo Accorsi-Ometto di Torino si prepara a ospitare un’importante mostra dedicata a Giorgio de Chirico, intitolata “Giorgio de Chirico: 1924”, che si inserisce nelle celebrazioni per il centenario del Surrealismo (1924-2024). Questo evento artistico è particolarmente significativo, poiché segna il ritorno del celebre pittore italiano, a lungo considerato uno dei precursori di questo movimento innovativo, a distanza di quasi un secolo dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme di André Breton nell’ottobre del 1924.
La mostra
La mostra, curata da Victoria Noel-Johnson, si concentra su un periodo cruciale compreso tra il 1921 e il 1928, analizzando gli eventi che hanno avuto luogo nel 1924. Questo anno, considerato fondamentale per la fondazione del Surrealismo, offre un’opportunità unica per esplorare l’influenza di de Chirico nella nascita e nello sviluppo di questo movimento artistico. L’esposizione si propone di approfondire anche il complesso rapporto tra de Chirico e Breton, insieme ai legami con il poeta Paul Éluard e sua moglie Gala, che in seguito sposò Salvador Dalì.
In questa esposizione, saranno presentate oltre 70 opere, tra cui circa 50 dipinti e disegni su carta di de Chirico, affiancati da una selezione di ritratti di artisti, poeti e scrittori surrealisti. Questi ultimi sono stati fotografati da Man Ray e Lee Miller e provengono da collezioni private e da importanti istituzioni museali. Tra i contributi più rilevanti, ci sono opere della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del MART di Rovereto e Trento, dell’Unicredit Art Collection di Milano, della Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano, della Casa Museo Rodolfo Siviero di Firenze, del Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese di Roma, dell’Istituto Matteucci di Viareggio, della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck di Roma, del Musée d’art et d’histoire Paul Éluard a Saint-Denis e degli Lee Miller Archives dell’East Sussex, UK.
Il carteggio de Chirico-Breton (1921-1925)
Un momento saliente della mostra sarà l’esposizione del carteggio de Chirico-Breton (1921-1925), fornito in prestito dalla Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi. Questo carteggio include una lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui de Chirico propone a Breton di realizzare la prima replica di un’opera del suo periodo metafisico: Le muse inquietanti del 1918. Questo scambio epistolare, insieme alle opere esposte, offre uno sguardo inedito sul dialogo artistico e intellettuale che ha caratterizzato il panorama culturale dell’epoca.
Per info:
Fondazione Accorsi – Ometto
Museo di Arti Decorative
Via Po, 55 │Torino │ T. 011 837 688 int. 3
www.fondazioneaccorsi-ometto.it
info@fondazioneaccorsi-ometto.it
Giorgio de Chirico
Nascita: 10 luglio 1888, Volo, Grecia
Morte: 20 novembre 1978, Roma, Italia
Giorgio de Chirico è stato un pittore italiano, considerato uno dei fondatori del movimento metafisico e un precursore del Surrealismo. Cresciuto in un ambiente multicultural, De Chirico studiò arte a Milano e in Germania, dove venne influenzato dalle avanguardie artistiche dell’epoca.
Le sue opere, caratterizzate da architetture classiche, figure solitarie e un’atmosfera di mistero, sfidano la percezione della realtà, creando un mondo onirico che invita alla riflessione. La sua pittura metafisica, emersa nei primi anni del 1900, è divenuta famosa per l’uso di spazi vuoti, ombre inquietanti e oggetti simbolici.
Negli anni ’20, De Chirico si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con artisti surrealisti come André Breton. Tuttavia, il suo rapporto con il Surrealismo fu complesso e ambivalente, poiché mantenne una sua identità artistica distintiva.
Oltre alla pittura, De Chirico scrisse anche saggi e articoli, contribuendo al dibattito culturale dell’epoca. Il suo lavoro ha avuto una grande influenza su artisti e movimenti successivi, rendendolo una figura centrale nella storia dell’arte del XX secolo. De Chirico morì nel 1978 a Roma, lasciando un’eredità duratura nel panorama artistico internazionale.