“Guardate cosa c’è, qui!”. Gioielli d’oro e strani cerchi di bronzo. Cosa sono. L’epoca, la funzione

Brilla nel terreno la spirale d’oro da dito. A quell’epoca doveva aver un valore elevatissimo. Gli archeologi scavano, portando alla luce i segreti del tumulo. Ogni parte viene setacciata. Splendido è un oggetto in bronzo decorato con cerchi concentrici, probabilmente una rappresentazione del sole, da indossare come fibbia.

Un’imponente indagine archeologica condotta a Dalköpinge, nei pressi di Trelleborg, in Svezia meridionale, ha portato alla luce una straordinaria serie di reperti che coprono 12.000 anni di storia. Il sito, destinato alla costruzione di una nuova struttura penitenziaria, ha rivelato testimonianze di occupazioni risalenti a periodi differenti, dall’età della pietra fino all’età del bronzo. Tra i ritrovamenti più notevoli c’è la tomba di una donna dell’élite dell’età del bronzo, sepolta con un ricco corredo funerario.

Il contesto geografico e storico del sito di Dalköpinge

L’area di Trelleborg, situata nella provincia di Scania, offre condizioni particolarmente favorevoli per l’insediamento umano. Con terreni agricoli fertili, facile accesso allo stretto del Sound, che separa Svezia e Danimarca, e un clima relativamente mite, questa regione è stata abitata ininterrottamente per oltre 10.000 anni. Fin dai primi rilievi archeologici effettuati nel 2021, gli archeologi hanno ipotizzato che la zona fosse stata intensamente popolata, trovando tracce di insediamenti del Neolitico, dell’età del bronzo e dell’età del ferro.

La scoperta della tomba della donna dell’élite dell’età del bronzo

Una delle scoperte più spettacolari fatte durante gli scavi è stata la tomba di una donna di alto rango dell’età del bronzo, situata al centro del sito, sul punto più elevato. Anche se il tumulo che conteneva la tomba è stato eroso e appiattito nel corso dei secoli, i resti della tomba centrale sono rimasti intatti. Questa donna, morta circa 2.500 anni fa, è stata sepolta con un corredo funerario di straordinaria ricchezza, che include un pugnale di bronzo, una fibbia di cintura rotonda in bronzo, spessi anelli a spirale per bracciale in bronzo – quelli che sembrano comporre una misteriosa spirale, nella foto, qui sotto – e due anelli a spirale d’oro per le dita. Notevole anche la fibula per chiudere gli abiti o la cintura. La vediamo nella terza foto.

Questi oggetti funerari, oltre a indicare il rango elevato della defunta, rappresentano anche una testimonianza del livello di artigianato e della gerarchia sociale durante l’età del bronzo in Scandinavia. Il pugnale e gli anelli a spirale in oro, in particolare, riflettono un’elevata capacità tecnica e un simbolismo legato al potere e al prestigio sociale.

Le occupazioni preistoriche: tracce dell’età della pietra e del Neolitico

Gli scavi hanno rivelato che l’occupazione del sito risale a molto prima dell’età del bronzo. I resti più antichi trovati a Dalköpinge appartengono a un sito di lavorazione del cuoio e utensili risalente a circa 12.000 anni fa, durante l’età della pietra. Questo ritrovamento segna uno dei più antichi esempi di attività umane nella regione, dimostrando che la zona era già frequentata dai primi cacciatori-raccoglitori nordici.

Un’altra importante scoperta è stata quella di un’abitazione del Neolitico, risalente a circa 4.000 anni fa. Il pavimento di questa casa è stato trovato in buone condizioni, con utensili, ceramiche e punte di freccia lasciate al loro posto.

Il fatto che molti di questi oggetti fossero ancora nella loro posizione originale suggerisce che l’abitazione fu abbandonata in fretta, forse a causa di un evento imprevisto che costrinse i suoi abitanti a fuggire senza poter recuperare i loro beni. Tra le altre scoperte risalenti al Neolitico, spicca una rara fossa di cantina – nella foto qui sotto -, che rappresenta un elemento importante per la comprensione delle pratiche di conservazione dei beni in questo periodo.

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Gli scavi archeologici a Dalköpinge: un progetto di grande portata

Gli scavi archeologici a Dalköpinge si sono svolti in due fasi principali: la prima da fine agosto a novembre 2023 e la seconda durante la primavera del 2024, per un totale di tre mesi. L’area di scavo copre quasi 50 acri, rendendola una delle più vaste mai indagate nella provincia di Scania. La dimensione dell’area e la ricchezza dei ritrovamenti riflettono l’importanza storica del sito e la necessità di una ricerca approfondita prima della costruzione della nuova struttura penitenziaria.

Il progetto non ha solo portato alla luce abitazioni e tombe del Neolitico e dell’età del bronzo, ma ha anche rivelato numerosi resti di case lunghe dell’età del ferro, una tipologia abitativa comune in Scandinavia tra il 500 a.C. e il 1050 d.C. Questo elemento suggerisce una continuità abitativa nella zona, che potrebbe essere stata un importante centro agricolo e commerciale durante l’età del ferro.

Conservazione e esposizione dei reperti

Una piccola selezione dei reperti scoperti a Dalköpinge è attualmente esposta nell’atrio del Museo di Trelleborg fino al 24 novembre 2024. Tuttavia, la maggior parte dei reperti è ancora in fase di analisi e conservazione. Gli archeologi sono impegnati nello studio dettagliato di questi materiali, che offrono uno spaccato della vita quotidiana, delle pratiche funerarie e delle tecnologie utilizzate dalle popolazioni che hanno abitato l’area per migliaia di anni.

Il progetto di conservazione dovrebbe concludersi nel 2026, e al termine è prevista una mostra più ampia al Museo di Trelleborg, che presenterà al pubblico i reperti inediti e fornirà un quadro più completo della storia del sito di Dalköpinge. Questa mostra sarà un’opportunità per il pubblico di apprezzare il patrimonio archeologico della regione e di conoscere meglio le società preistoriche che hanno contribuito alla formazione dell’identità culturale svedese.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa