Il ritratto dell’artista nell’arte: da Narciso al selfie. La mostra al Museo Civico di Forlì

Il Ritratto dell’Artista
Dal 23 febbraio al 29 giugno 2025
Museo Civico San Domenico, Forlì

Con la mostra “Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie”, il Museo Civico San Domenico di Forlì ci invita a riflettere sul fascino intramontabile dell’autoritratto, una pratica che affonda le radici nel mito e che oggi si rinnova nell’era digitale.

Tintoretto, Narciso alla fonte. Roma, Galleria Colonna

Dal mito di Narciso al selfie

Il primo autoritratto della storia appartiene alla mitologia: Narciso, incantato dal proprio riflesso nello specchio d’acqua, scopre la sua immagine e insieme il suo destino. Da quel momento, il gesto di guardarsi e rappresentarsi ha attraversato i secoli, diventando una sfida artistica e intellettuale. L’autoritratto è, infatti, molto più di una semplice raffigurazione: è uno specchio dell’anima, un’indagine sulla propria identità e, al tempo stesso, una dichiarazione di maestria.

Il doppio ruolo dell’artista

Ogni autoritratto porta con sé il fascino dello sdoppiamento. L’artista diventa contemporaneamente modello e creatore, osservatore e osservato. Questo processo genera una dimensione unica, in cui l’immagine riflessa è sia un alter ego che un simbolo del sé. Da qui, il ritratto può trasformarsi in maschera, in una rappresentazione idealizzata o allegorica.

L’artista non è mai solo un volto che ci guarda: è una presenza che si insinua nelle sue opere. Da Botticelli a Perugino, da Dürer a Hayez, molti maestri hanno scelto di inserirsi nelle loro creazioni, comparendo come personaggi in scene mitologiche, sacre o storiche.

Gian Domenico CerriniLa Pittura regge l’autoritratto del pittore Gian Domenico Cerrini – 1656 – 1657. Bologna, Pinacoteca Nazionale

Autoritratti tra emozione e tecnica

Che si tratti di un volto malinconico o di un sorriso enigmatico, ogni autoritratto è un’esplorazione del mondo interiore dell’artista. La scelta di come ritrarsi – nudo o vestito, truccato o travestito – non è mai casuale, ma risponde alla necessità di raccontare il proprio stile e la propria visione del mondo.

A volte, basta un dettaglio: un volto, una mano, persino un piede. Questi frammenti diventano simboli potenti, capaci di evocare un intero universo artistico e personale. L’autoritratto non è solo un’immagine, ma una dichiarazione di identità, un’opera che sfida il tempo e le sue leggi.

Un viaggio nel tempo e nello stile

La mostra di Forlì offre un percorso straordinario che spazia dai grandi maestri del passato – come Tiziano, Rembrandt e Van Gogh – fino agli interpreti più moderni, come De Chirico e Warhol. Ogni opera in esposizione è un tassello di un racconto più ampio, che collega il mito di Narciso alla cultura contemporanea del selfie.

Nel Novecento, l’autoritratto è stato reinterpretato anche attraverso le lenti della psicoanalisi, diventando un mezzo per esplorare le dinamiche dell’ego e dell’identità. Oggi, con la diffusione dei social media, l’autoritratto si è trasformato ulteriormente, abbracciando le tecnologie digitali per raccontare nuove storie di sé.

Informazioni sulla mostra

  • Titolo: Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
  • Date: dal 23 febbraio al 29 giugno 2025
  • Luogo: Museo Civico San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro, Forlì
  • Sito internet: https://mostremuseisandomenico.it/

Un viaggio imperdibile per chi desidera scoprire come l’arte, nei secoli, abbia saputo riflettere il volto più intimo e universale dell’umanità.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa