Agricoltore durante i lavori trova una statua del I secolo nei campi di Fabrica di Roma

Proprio accanto alle mura dell’antica città di Falerii Novi, è stata recuperata una statua di marmo mutila raffigurante un personaggio maschile in nudità eroica (forse un Hermes); forse una copia romana di un originale greco di stile prassitelico che, a una prima stima di datazione, potrebbe risalire al I secolo d.C. o al massimo agli inizi del II. Lo comunica il Comune di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo nel cui territorio si trovano i resti della splendida città romana.

Proprio accanto alle mura dell’antica città di Falerii Novi, è stata recuperata una statua di marmo mutila raffigurante un personaggio maschile in nudità eroica (forse un Hermes); forse una copia romana di un originale greco di stile prassitelico che, a una prima stima di datazione, potrebbe risalire al I secolo d.C. o al massimo agli inizi del II. Lo comunica il Comune di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo nel cui territorio si trovano i resti della splendida città romana.

L’opera è stata trovata da un agricoltore, durante i lavori nel proprio campo, recuperata e consegnata alla Polizia Locale dal titolare della locale azienda agricola. La splendida scultura sarà presto oggetto di studio e valorizzazione nell’ambito della collaborazione tra la Soprintendenza e il Comune di Fabrica di Roma.

La nuova stagione di ricerche e promozione del sito di Santa Maria di Falleri si apre così sotto i migliori auspici e non mancherà di portare ulteriori sorprese all’attenzione del pubblico e degli studiosi.

Cos’era Falerii Novi
Falerii Novi, la città romana, si trova sull’attuale territorio comunale di Fabrica di Roma a circa metà strada tra Fabrica di Roma e Civita Castellana. Il sito archeologico della città romana dipende ora dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Etruria meridionale. È su una strada che forse potrebbe essere la via Annia (cfr. H Nissen, Italische Landeskunde, ii. 361), una deviazione della via Cassia; questa strada si avvicina da sud venendo da Nepet (ora Nepi), mentre il suo proseguimento a nord certamente prende il nome di via Amerina, la via che conduceva ad Amelia. Il circuito della città era di 2108 metri, la sua forma è approssimativamente triangolare e le mura sono un esemplare notevolmente fine e ben conservato di architettura militare romana.

C’erano circa 80 torrette, di cui circa 50 sono ancora conservate. Inoltre due delle porte, che erano complessivamente otto, sono notevoli. Delle costruzioni all’interno delle mura appena qualche cosa è conservato sopra terra, comunque il foro ed il teatro (come anche fuori delle mura l’anfiteatro e l’arena che misurava 55 per 33 metri) sono stati del tutto scavati nel XIX secolo.
La storia di Falerii è legata anche agli inizi della storia di Roma. Inizialmente l’antica Falerii era costruita su una rocca. Inizialmente Falerii aveva stretto degli accordi commerciali ed economici con gli Etruschi in guerra contro Roma. Ci furono 3 guerre e Roma ebbe la meglio. Falerii fu distrutta e ricostruita tranne dopo la terza guerra, quando fu ricostruita in pianura e fu battezzata Falerii Novi. Da da qui sottomessa definitivamente a Roma.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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