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Alla ricerca del villaggio preistorico perduto. Ma i cinghiali possono sconvolgere gli strati archeologici


Angelo Migliorati, sindaco di Castione della Presolana, ha annunciato che proseguono, anche in queste ore, le ricerche strumentali nell’area archeologica del Castello, effettuate da docenti dell’ Università di Padova e dell’ Università di Pavia, con la direzione della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Brescia.


Prospezioni magnetiche ed elettromagnetiche consentono di cercare eventuali anomalie: se trovate, si procede georadar e tomografia elettrica.

Non contribuiscono alle serene mappature le presenze sempre più diffuse dei cinghiali, che, negli anni, creano molte buche, sconvolgendo anche i terreni archeologici, oltra che quelli agricoli.


Importanti reperti archeologici furono trovati, in paese, negli anni Sessanta proprio dal padre del sindaco,

Dal sito di Castione della Presolana, in zona Castello, affiorarono, nel tempo, una serie di reperti: antiche sepolture, oltre a vasellame e monete. Testimonianze di un qualche possibile insediamento del Neolitico compreso tra le aree dell’arco alpino più importanti per quanto riguarda la protostoria. Adesso, con la collaborazione del Comune e dei proprietari dei terreni, è in corso uno studio per individuare un villaggio preistorico e capire come riportarlo alla luce.

L’area è vincolata dagli anni Sessanta, quando Natale Migliorati – come dicevamo, padre dell’attuale sindaco Angelo Migliorati – all’età di 11 anni trovò per caso le tombe. La zona è proprietà di privati.