Anello medievale di fidanzamento trovato nei pressi di un castello va all’asta per 46mila euro. La storia

L'interno della fascia anulare reca una minuscola iscrizione in lettere nere gotiche che compongono una frase in francese medievale.' Ieo vos tien foi tenes le moy ' che potremmo tradurre "Io tengo la tua fede, tu mantieni la mia". Ma anche: "Io ho fiducia in te, tu mantieni la mia"

 

L’anello medievale con diamante scuro piramidale trovato nei pressi di un castello da parte di uno dei migliori metal detecting britannici – e ritenuto proprietà di Lady Brook – va all’asta in questi giorni da Noonans. Si tratta di un gioiello di legame, pegno d’amore, che reca un’iscrizione in francese antico. Secondo gli esperti che l’hanno esaminato, il gioiello risalirebbe alla fine XIV secolo.

Un simile anello di matrimonio/fidanzamento della metà del XIV secolo con una fascia intrecciata è presente nelle collezioni inglesi e la studiosa Sandra Hindman paragona la decorazione traforata della fascia agli sviluppi dell’architettura gotica, come nella Sainte Chapelle di Parigi.

Il gambo assume la forma di due fasce angolari intrecciate. La lunetta piramidale rialzata quadrata incastona un cristallo di diamante piramidale. L’interno della fascia anulare reca una minuscola iscrizione in lettere nere gotiche che compongono una frase in francese medievale.’ Ieo vos tien foi tenes le moy ‘ che potremmo tradurre “Io tengo la tua fede, tu mantieni la mia”. ma anche: “Io ho fiducia in te, tu mantieni la mia.”. Questa frase indurrebbe a ritenere che l’iscrizione si riferisca a un fidanzamento. (il termine fidanzamento deriva da fidarsi di una promessa reciproca) intenso come fede-fiducia reciproca. La stessa forma dell’anello – realizzato con barrette auree avvolta a treccia, è simbolo d’unione.
Il gioiello andrà all’asta con una stima di 30.000-40.000 sterline, equivalenti a un valore di 45.871 euro. Ma l’anello potrebbe ricevere anche offerte ben superiori.

L’oggetto prezioso è stato scoperto con rilevatore di metalli a Thorncombe, nel Dorset, in Gran Bretagna in un terreno che fu acquisito nel XIII secolo da Henry de Broc (o de la Brook) che lo comprò da Reginald de Mohun (1206–1258), barone feudale di Dunster nel Somerset che lo aveva ereditato, a sua volta, dalla sua prima moglie Hawise Fleming, figlia ed erede di Guglielmo Fleming. È poi passato per discendenza attraverso la famiglia Brook. Entro la fine del XIV secolo, il maniero era in possesso di Sir Thomas Brook (c.1355-1418), il più grande proprietario terriero del Somerset che servì 13 volte come membro del Parlamento per il Somerset stesso (tra il 1386 e il 1413). Sir Thomas fu il primo membro di spicco della sua famiglia, in gran parte a causa della grande ricchezza che acquisì dal suo matrimonio nel 1388 con la ricca vedova Joan Hanham.

Ai Brooks fu concessa una licenza per merlare il maniero nel 1396 e creare un parco di 200 acri di pascolo e bosco. Risiedettero lì fino a quando non acquisirono il maniero di Weycroft nella parrocchia di Axminster, nel Devon, intorno al 1395, dopodiché si divisero il loro tempo tra le due residenze. Nel maggio 1415, un malato Sir Thomas Brook firmò il suo testamento nel maniero, sebbene non morì fino al gennaio 1418. Sua moglie morì 19 anni dopo, nel 1437, e la coppia fu sepolta insieme a Thorncombe, la chiesa parrocchiale locale.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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