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Aperta botola misteriosa nella basilica di Piacenza. Scatta l’esplorazione tra scheletri e medaglie anti-demonio


In occasione del 500° anniversario della fondazione della Basilica di Santa Maria di Campagna, a Piacenza, è stato condotto lo scavo archeologico di una camera ipogea, all’interno di un progetto di valorizzazione e di studio dell’edificio, finanziato dalla Banca di Piacenza. Lo comunica Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza.

La camera oggetto delle indagini, cui si accede tramite una botola in pietra sul pavimento, è posta al di sotto dello spazio del Coro. – spiega la Soprintendenza – Gli inumati, presumibilmente una quindicina, sono stati deposti in casse lignee che una volta decomposte hanno provocato la sovrapposizione delle salme; in tutto sono state rinvenute 12 medaglie, 4 crocefissi, 1 anello e 2 rosari. La camera sepolcrale è stata utilizzata tra il XVII e il XVIII secolo come sembrano testimoniare 2 delle medaglie devozionali in lega di rame. La prima è una medaglia “passio Christi” recante i simboli della Passione, mentre la seconda è una medaglia di San Benedetto con abbreviazioni di formule di esorcismo VRS (vade retro Satana) NSMD (numquam draco sit mihi dux “il demonio non sia il mio padrone”) CSSML (Crux Sancta sit mihi lux “la Santa Croce sia la mia luce”). Le indagini sul campo e lo studio sono stati eseguiti dalla ditta Malena di Piacenza”.

I primi, preliminari, risultati dello scavo verranno presentati presso la Biblioteca della Basilica di Santa Maria di Campagna Martedì 18 aprile alle ore 18, nell’ambito delle celebrazioni del 500 anniversario di fondazione della Basilica.