Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Agata Treccani, "Video ergo sum". E osservando una pianta dipinta l'occhio ossigena la mente

"Lavoro cercando umanità in ciò che mi circonda. L’umanità che per definizione è caratteristica umana, per paradosso o contraddizione, viene additata spesso a tutto ciò che umano non è. Ad oggi l’uomo sembra più impegnato a trovare se stesso in tutto ciò che non è un suo simile. Il digitale, gli oggetti o gli animali sono intrisi di umanità grazie alla nostra percezione di essi. Cerco e studio il “Rapporto” inteso come relazione, in quanto può implicare ‘connessione’ più o meno oggettiva di momenti della realtà o del pensiero. L’elemento di modifica del contemporaneo sembra appartenere proprio al nostro rapporto con noi stessi, con lo spazio, il tempo ed con il mondo e non solo".

Pietro Dente. Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano New York. Un omaggio a Klimt

"Con questo progetto mi propongo di fare un omaggio ai miei artisti preferiti, integrando, mescolando e reinterpretando alcune delle loro caratteristiche stilistiche all’interno dello spazio creativo della mia serie di quadri “Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano”. Questa interazione avviene tramite lo sviluppo e rimodellamento dello stile dell’artista all’interno della mia visione artistica o tramite un inserto stilisticamente ben definito e riconoscibile di elementi caratterizzanti dell’autore scelto."

Inedito. Un animale che diventa angelo. Il significato della figura in San Matteo e l'Angelo del Caravaggio

Il bordo estremo del panneggio che si protende verso l'anziano Matteo, intento,con difficoltà a stendere la propria diretta testimonianza, è incisivamente trasformato da Caravaggio in una figura composita. Vista da lontano essa appare come un animale che s'avventa contro il santo, con rabbia. Il motivo del comportamento aggressivo è provocato dalla lentezza con la quale, l'anziano apostolo, stende la Buona Novella. Matteo è come un alunno che non sa scrivere, forse vorrebbe sottrarsi al compito, ma viene obbligato da un grido a starsene sul banco - in una posizione di instabile di sofferenza - mentre l'Angelo enumera, sulla mano la concatenazione degli eventi che il pigro e riottoso allievo deve scrivere. Una sorta di dettato scolastico

Virginia Dal Magro, Hic sunt dracones. L'arte di rappresentare luoghi coperti dal segreto

La giovane artista : "Ho trovato in questi “vuoti” di informazioni un’apertura, una possibilità di aggiungere un secondo strato alla realtà e di creare quindi un monto immaginario, in cui ognuno abbia la possibilità di rifugiarsi e di farlo proprio. La frase Hic sunt dracones, dal latino Qui ci sono i draghi, veniva incisa nell’antichità per scoraggiare o, nel caso dei più avventurieri, per incoraggiare ad andare oltre i limiti conosciuti: era la password per accedere a un “altro” mondo. Hic Sunt Dracones segnava drasticamente il confine del conosciuto aprendo allo stesso tempo il varco verso l’ignoto e l’infinito".

Flavia Rossi, così nello sfavillio di un momento. Una scala appoggiata al cielo, tra poesia e ironia

La giovane fotografa: "La geografia e le mappe possono essere viste come un’azione geopolitica e retorica di desiderio di controllo su un territorio. La nostra mente, al contrario, si va quindi a configurare come la terra dell’immaginazione, priva di ogni sorta di riferimenti spaziali. Inoltre è stata per me, come fotografa, un’operazione interessante: lavorare sul mio archivio è stato un processo di sua rivisualizzazione, capire perché alcune immagini scattate in anni e luoghi diversi potessero stare insieme per realizzare quello che poi è, in parte, anche un atlante delle emozioni"

Cos’è il bisso? E’ la preziosa seta di mare. "Salvo il mio museo" dice l’ultima tessitrice. Il video

"Incontriamoci e parliamo delle maestrie che non vanno perdute. L'Italia è un Paese d'arte". E’ l’appello che attraverso l’Adnkronos Chiara Vigo, ultimo maestro di bisso al mondo, lancia al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Sessantuno anni, sarda di Sant'Antioco, Chiara è rimasta l’ultima depositaria dell’arte di quel filo d'oro che da millenni lega l'uomo al mare.l bisso è una fibra tessile di origine animale, una sorta di seta naturale marina ottenuta dai filamenti che secerne una specie di molluschi bivalvi marini (Pinna nobilis) endemica del Mediterraneo volgarmente nota come nacchera o penna, la cui lavorazione è stata sviluppata esclusivamente nell'area mediterranea.

Cristina Pesce Rosso dipinge la Montagna incantata. Viaggio nel mito e ritorno alla pittura

La giovane artista, insignita del Premio finalisti al Nocivelli 2019: "Provo grande attrazione nei confronti delle montagne. Le reputo entità molto affascinanti, e studiando qualcosa al riguardo, documentandomi, ho iniziato a riflettere sui motivi che spingono l’essere umano a sfidarle. Sono partita da “El Capitan” perché è una montagna molto ambita nello sport dell’arrampicata, e luogo di prodezze sovrumane"

Winston Churchill pittore-statista – Storia, quotazioni, video

L’intero corpus delle opere di Churchill conta più di cinquecento dipinti, metà dei quali realizzati tra il 1930 e il 1939. Sotto il profilo pittorico, l’artista rielabora temi e soggetti cari all’Impressionismo, dimostrando di avere osservato l’arte di Cézanne. Nel gennaio del 1921 espose per la prima volta la sue opere, nella Gallerie Druet a Parigi, con lo pseudonimo di Charles Monrin. I dipinti ebbero un discreto successo. Sei quadri furono venduti. E non fu poco. Nel 1925, sempre sotto stretto anonimato, vinse il primo premio in una mostra di dilettanti a Londra con Winter sunshine - Luce del sole invernale -. L’opera aveva rischiato di essere squalificata poiché un giurato - Joseph Duveen - dubitava che potesse essere stata realizzata da un pittore dilettante. Nonostante il riconoscimento, Churchill non era molto sicuro di se stesso.

Claudio Valerio, il paesaggio dipinto tra osservazione della realtà e rivelazione degli arcani

Il giovane artista, insignito del Premio finalisti al Nocivelli 2019: "È il primo di una serie di lavori nata dalla riflessione fatta sull’idea di paesaggio. “Paesaggio” inteso come spazio pittorico su cui si manifestano avvenimenti, attraverso un punto di vista totale che vuole suggerire una visione panoramica-panottica. Testimonia ciò che la pittura rappresenta per me. Io credo che la Pittura non sia una mezzo ma un Ente portatore di significato che dialoga con l’artista"