La tecnica è coincidente a quella del grattage, ma mentre, generalmente, il fondo e il supporto erano preparato dagli artisti, oggi, poichè è chiesta visivamente la massima pulizia e compattezza dell'opera, si lavora su supporti di tipo industriale. Il disegno si ottiene con una sorta di pennino o con un lama adatta alla lavorazione stessa. Rimuovendo lo strato superiore - nero - si ottiene il bianco sottostante. Se la rimozione del materiale attraverso il graffio è meno netta si ottengono ciò che appariranno come grigi
Con le aste, venditore non deve mettersi alla ricerca dell'acquirente. Non deve andarsene in giro con fotografia e quadro od oggetti. Non deve rispondere a coloro che hanno letto una sua inserzione di vendita su un giornale o su un sito on line. Non è costretta a invitare potenziali, sconosciuti clienti a casa propria affinché prendano visione dell'opera. Non deve perdere tempo. Gestisce on line - da casa, sul posto di lavoro, in vacanza, in viaggio - le poche operazioni richieste. Non deve incontrare nessuno. E mantiene una privacy assoluta. Questo è perfetto anche per chi vuole esercitare un'attività non episodica, ma vuole trasformare questa occasione in un lavoro. Il lavoro più libero e più bello del mondo. Senza orari, senza sede, senza padroni. Senza la necessità di essere "auto-muniti", senza dover spendere in auto o benzina
Wynn Bullock (18 aprile 1902 - 16 novembre 1975) è un noto fotografo americano del 20 ° secolo, il cui lavoro è incluso in oltre 90 importanti collezioni museali in tutto il mondo. Ha ricevuto notevoli consensi dalla critica. Durante la sua vita, ha pubblicato numerosi libri ed è menzionato in tutte le storie standard della fotografia moderna
Il giardino non è soltanto una cornucopia distesa, né un semplice piacere cromatico dell'occhio. Esso lascia intendere che quello è un luogo di pace. Non crescono giardini, oggi, in Siria; e nemmeno nelle periferie delle megalopoli americane.Il giardino segna la pace. E pertanto la certezza del fatto che la vita in quel luogo può prosperare, senza che nessuno la recida
Alicja Brodowicz, nata a Cracovia, in Polonia, opera sopratutto nella Repubblica ceca, portando con sé antiche suggestioni legate al Paese d'origine. La fotografa esplora qui, con particolare intensità e poesia, l'universo mentale di se stessa bambina, offrendo una serie di immagini che appartengono al vissuto psichico di tante ragazzine. Come spiegare questi terrori che Brodowicz rende così acutamente? E quanto questi incubi sono strutturalmente indispensabili alla creazione di un equilibrio, in direzione della vita? Le immagini della fotografa polacca sono da osservare con particolare attenzione: splendidi lacerti di coscienza e simboli da decodificare
A partire dalla seconda metà del secolo XV gli scambi culturali ed economici tra i paesi europei e l’Impero Ottomano diventarono sempre più intensi. Mentre pittori e incisori italiani furono chiamati a corte dal sultano Maometto II per realizzare ritratti e opere d’arte di varia natura, mercanti e ambasciatori frequentarono Costantinopoli allo scopo di instaurare nuovi rapporti economici e diplomatici o per consolidare relazioni già esistenti con i conquistatori turchi. Le informazioni che questi viaggiatori fornirono attraverso libri di viaggio spesso illustrati circolarono rapidamente in Europa, diventando fonti documentarie importanti per conoscere la cultura e la vita quotidiana di quei luoghi e facendo anche scoprire capolavori archeologici come Palmira o il castello di Aleppo
Dopo le prime due edizioni (2006 e 2012) è proposto un terzo inventario dei progetti che documentano l’orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige nel periodo di sei anni, selezionati da una giuria internazionale composta da Roman Hollenstein, critico di architettura ed ex redattore della Neue Zuercher Zeitung, Marco Mulazzani, storico dell'architettura all’università di Ferrara e redattore di Casabella, e l’architetto viennese Marta Schreieck dello studio Henke Schreieck Architetti
Robert e Jessica Carroll, Felice e Francesco Casorati, Gigi e Mauro Chessa, Arturo e Romano Dazzi, Omar con Massimiliano e Michelangelo Galliani, Philippe e Quentin Garel, Alberto e Ruggero Savinio, Attilio e Sergio Selva, Giancarlo Vitali e Velasco sono i protagonisti della mostra allestita all’Incisione: alcuni di loro sono nomi noti nel panorama espositivo della galleria, altri sono acquisizioni recenti.
Tante volte ci siamo chiesti perchè alcuni soggetti tornano in maniera ricorrente, anche nelle posture, in quadri di un determinato autore. Il motivo è semplice. Buona parte degli studi lavorava a partire da disegni singoli, che prospettava al cliente, unendoli su un tavolo come figure di un presepe ritagliato. C'erano pittori che chiedevano costi supplementari per ogni figura aggiunta nel quadro, secondo un preciso listino. La bottega del pittore del passato remoto non era quella del bohemien, che abbiamo spesso in mente, come luogo comune, ma un vero laboratorio d'alto artigianato che sosteneva la produzione di pezzi artistici
L'arte di Klimt, come appare molto ovvio, da una rapida osservazione, è fortemente permeata dal disegno. Elementi simili a mosaici, intersezioni geometriche, forte presenza di elementi decorativi da accordare in modo elegante con la flessuosa presenza umana, l'attenzione al particolare necessitavano di una forte progettualità anti-realistica che necessitava di prove, correzioni, revisioni che venivano affrontate a monte del processo di stesura cromatica. L'officina Klimt è visibile dall'ingrandimento elevatissimo permesso dalla "lente magica" che ci consente davvero di entrare in contatto con il cartone. Osservare le quadrature, le geometrie e le prove colore. Un'altra esperienza illuminante