Il calco più semplice e leggero del nostro corpo può essere compiuto con plastica trasparente a rotolo- quelle che utilizziamo per conservare gli alimenti in frigorifero e nastro isolante semi-trasparente. L'intervento non può essere svolto da bambini poichè il rischio, da parte di persone sprovvedute, è che coprano completamente il volto del modello. Pertanto, come tutte le opere di calco che coinvolgono il volto anche queste sono severamente vietate dai bambini, se non è presente un adulto che li diriga. In sè il calco con lo scotch non è complesso ed è molto divertente. Una volta che il corpo viene avvolto con il domopak trasparente , che isola la pelle, esso viene coperto dal nastro adesivo. Basta poi prendere un paio di forbici per ritagliare la parte anteriore, come se fosse una zip perchè la persona esca dal "giubbotto". Richiudendo il taglio, ecco la sagoma vuota
E' raro trovare una donna che rimanga totalmente femminile, quando intraprende carriere all'interno delle quali esiste una predominanza dell'elemento maschile. Anziché modellare se stessa, assecondando la femminilità, assume espressioni, modalità e aggressività maschili, in direzione di quella che in realtà è una tendenza: la miscidazione e l'annullamento dei caratteri sessuali. Eppure la dolcezza è un'arma invincibile. La dolcezza risoluta crea il mondo. Osserviamola in questi ritratti fotografici dell'Ottocento
Alla Maspes i risultati delle indagini non invasive come radiografia, riflettografia e infrarosso condotte su un importante gruppo di quadri da Thierry Radelet, già autore degli studi sul celebre Quarto Stato. Per la prima volta sarà possibile esaminare scientificamente e con tecnologie all’avanguardia un fitto corpus di tele eseguite dal pittore, così da studiarne e comprenderne il modus operandi e l’evolvere della sua tecnica nel corso della carriera. L’allestimento prevedrà inoltre l’inserimento della radiografia del Quarto Stato a grandezza naturale, per meglio far comprendere quanto questi studi possano riportare alla luce aspetti nascosti delle opere e della loro storia, come disegni preparatori o pentimenti, nonché la tecnica usata da Pellizza per la loro realizzazione
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Anselm Kiefer (Donaueschingen, 8 marzo 1945) con estremo vigore e tecniche che puntano a un effetto scabro delle superfici e delle finiture, ha creato, nei decenni, solenni paesaggi di matrice espressionista dai quali si alza una sorta di demone del nulla, una violenza nascosta che sta nelle cose e che accende il meccanismo della morte. L'artista compie però un passaggio nietzschiano, di fonte alle vedute dall'aspetto desolato e terribile, che caratterizzano gli inverni nordici. I dipinti si animano della forza intrinseca di una divinità storica, wagneriana che sta all'interno di ogni lacerto di morte apparente. La tensione scenografica porta l'artista a combinare pittura e ready made - frasche, rami eccetera - per rafforzare il senso di verità che avvolge lo spettatore
Bodypainting e camouflage. La pittura del corpo e le decorazioni mimetiche si uniscono in una connessione stretta, che attinge alla natura e ai comportamenti finalizzati all'invisibilità. L'abilità del pittore di camouflage con bodypainting è quella di rendere la modella o il modello totalmente trasparenti, appena rilevabili grazie alla tenue linea della silhouette. Naturalmente l'artista si pone davanti al corpo da dipingere, en plein air, davanti al paesaggio o alla veduta scelte
L'arte digitale è prodotta con il computer e la sua applicazione è certamente esaltata dagli ampi spazi, attraverso la proiezione di immagini in movimento e la diffusione di suoni, tracce elaborate elettronicamente. Le sue applicazioni sono notevoli perché si presta, soprattutto, ad installazioni-interazioni con tutti gli ambienti e con la presenza umana. Nuove frontiere e nuovi mondi si aprono grazie alle simulazioni di realtà virtuali. Tra le massime applicazioni di questa nuova modalità espressiva, che si presenta per certi aspetti, in una sua parte, come l'evoluzione degli antichi spettacoli di son e lumiére, si deve registrare il lavoro compiuto da Ryoji Ikeda, (Gifu, 1966) - compositore e artista giapponese che vive e lavora a Parigi- in occasione delle celebrazioni del 2015 per i trecento anni della cittadina tedesca di Karlsruhe
La pratica, vista così, come ambiente, non sembra l’immagine della massima asetticità, ma tra ragazzi, si sa, contano più i fini che i mezzi. Divertentissimo, invece da replicare a casa, con due o tre amiche per una decorazione painting di…
La critica di Los Angeles, Genie Davis, ha descritto "Phantasmata" come "epica per dimensioni e dimensioni, che appare come una corda intrecciata, corde di seta, piume, pellicce, catene, fiori, tessuto ricamato - la roba e la portata dei sogni". il film "Realm", ugualmente coinvolgente, che traduce due decenni di disegni in un frenetico, ipnotico paesaggio di realtà virtuale
Vero, Cazzaniga e i suoi amici, Vaglieri come Ferroni, Romagnoni come Ceretti, Guerreschi come Bodini, Ossola come Aricò, erano degli engagés e degli enragès, anzi, alla milanese, degli incazzati. E volevano una pittura di realtà che si sottraesse al passo protocollare della referenza, così come alle servitù ideologiche degli sbandieratori della politica. E guardavano a modelli alti. Bacon e Giacometti - il Giacometti pittore, più, con quei suoi rapporti agonici con il visibile -, ma anche Beckett e Butor. Ma amavano vivere con pari - e forse meno recitata, e più agonistica - pienezza, e ascoltavano la musica dell’anima, quel jazz che allora era parte viva d’una cultura (un’intera edizione del premio Graziano, al Naviglio, è dedicata al tema)