Adolfo Venturi, nel 1929, descrive il suo stile come aggraziato e femminile per questo differente da quello del padre e dei fratelli stessi. La sua attività ebbe inizio attorno al 1571, anni in cui, sotto l’ala protettrice del genitore, si specializzò nella ritrattistica, com'era normale per le donne, che non venivano impiegate in cantieri.
Christa Meola, l'autrice di questo libro, è una fotografa newyorkese, che opera sia nel mondo della ritrattistica che del nudo. Che il soggetto da fotografare sia una modella o la ragazza della porta accanto, l'autrice offre i suoi consigli personali e illustra le tecniche che portano a una sessione fotografica di successo, accompagnando il lettore dalla fase di preparaziaone alla postproduzione. La guida, ricca di belle illustrazioni a colori e in bianco e nero, insegna a preparare per lo scatto un soggetto che non ha mai posato, a gestire la luce nel modo più adatto e ad abbellire ogni immagine. Con una scrittura diretta e accattivante, l'autrice offre raccomandazioni su cosa fare e cosa non fare, consigli pratici per i fotografi maschi e svela i segreti della postproduzione con Adobe Lightroom e Photoshop
CLICCA SULLA FOTO E LEGGI QUESTO VADEMECUM GRATUITO PER GLI ARTISTI NELL'ERA DEL WEB - Come evitare investimenti, come organizzarsi, cosa evitare, quali alleanze stringere, come usare correttamente i social, come produrre un'opera per il mercato, come evitare binari morti, come scegliere un critico d'arte di riferimento, come orientare la propria immagina pubblica, come mettere le proprie opere all'asta, usufruendo di una casa internazionali, come avere un mercato potenziale composto da 14 milioni di visitatori al mese
Dall'eliminazione di vecchie toppe all'eliminazione della vernice ingiallita, dalle operazioni di reintelatura laterale alla stuccatura, fino al ritocco al consolidamento del telaio originali. Ecco alcune tra le operazioni di routine, che qui vengono svolte da un restauratore della Baumgartner Fine Art Restoration di Chicago. E' interessante osservare, in sequenza, tutte le principali operazioni di recupero di un dipinto con discreti indici di conservazione. L'opera è firmata da Emma Gaggiotti Richards (Roma, 1825 – Velletri, 1912), una pittrice italiana attiva nel Regno Unito, che ha realizzato cinque dipinti per la regina Vittoria e il principe Alberto
Con il computer è possibile creare proiezioni nel tempo, attraverso consolidati modelli condivisi. Ma osservate bene questo video che risulta molto interessante perchè mostra i punti in cui la caduta delle linee del volto è macroscopica, specie nelle donne. Ciò che si può dedurre è che probabilmente le donne, in modo maggiore, rispetto agli uomini, tendono a togliere il grasso della pelle e a cancellarlo dalle diete, esponendosi, anche, a un sole crudele che è in grado di scavare i volti, come quelli dei pescatori
Un atleta in movimento è stato ripreso da ogni lato. Il computer ha elaborato la sua immagine tridimensionale. Il computer stesso agisce poi su una "doccia" che trattiene l'acqua o la rilascia attraverso forellini. Nel momento in cui l'acqua compone la massa voluta, le luci "materializzano" la figura. E' come una stampante a getto d'inchiostro, un po' più complessa, ma la radice è simile. Ecco nel video i sorprendenti risultati
Una Lucia Mondella, elegante, libertina, spudorata, collocata al di là d'ogni linea del tempo. Estratta dai Promessi sposi e lanciata da Dolce&Gabbana in una dimensione settecentesca, alla Barry Lindon o alla "Maria Antonietta." Ma ben più libera e gioiosa, con quell'ombrello che fa Tahiti e Gauguin. Straordinario melange. Stoffe sulle quali si dipanano racconti. Un colore gioioso e in movimento. Mediterraneo, Francia, Oriente ricco e gioioso, presentato sul lago di Como - terra, appunto della contadinella, timorata di Dio - con gli altri pezzi della collezione 2018-2019
Storie d'amore, di spionaggio, di grandi furti, avvolti nel profondo silenzio. Il museo, nel nostro immaginario, è soprattutto un non-luogo, spettrale, un cimitero di viventi imbalsamati, eppur pulsanti; ricco di divieti in cui opere d'arte, pur vitali, sono state punte per l'eternità da una sostanza paralizzante. I musei contengono l'eterno e implicano il fatto di disumanizzare ritualmente lo spettatore, con una serie di divieti. La bellezza può essere vista, ma non toccata perchè le istituzioni rendono impossibile il contatto tra il pubblico e l'opera. Solo i collezionisti possono acquisirne una simile, sul mercato, avendo il diritto di possedere l'eterno. All'interno della maggior parte delle cornici museali ogni respiro viene amplificato e il corpo umiliato. Per questo i musei risultano tra i principali luoghi erotici, nei quali, la carnalità sottratta e la sensualità proibita, si ripristina violentemente dopo la visita
A metà del diciannovesimo secolo, la città di Parigi ebbe una crescita significativa della popolazione, con un raddoppio, in cinquanta anni, che la portò a superare il milione di abitanti. La metropoli stava crescendo sia in superficie che in altezza. Hausmann, che offrì ai proprietari degli immobili, la possibilità di sovralzi degli edifici, indicò, per la sicurezza della struttura, l'uso di coperture più leggere delle tegole di cotto o di ardesia. Il materiale più leggero e impermeabile era, dopo nuovi processi industriali di laminazione, lo zinco. Per accogliere i nuovi arrivati, i tetti furono rialzati e quelle che, in molti casi erano soffitte, diventarono luoghi abitabili, con una riduzione del peso per la realizzazione della struttura. Molti proprietari, per accrescere le superfici, accolsero l'indicazione migliorativa di Hausmann poichè ottenevano, a basso costo,, un piano abitabile in più, mentre la città uniformava il paesaggio, caratterizzandolo fortemente nell'ambito visivo e migliorando le strutture sotto il profilo delle sicurezza e della durevolezza
Uno spazio freddo, che ricorda l'abitare come necessità e non come piacere, può essere gradevolmente trasformato in un piccolo guardino di delizia. Vediamo come è intervenuto, con il criterio del fai-da te, un giovane parigino, su una terrazza, creando un nuovo pavimento con assi di legno, accanto a fioriere. Rendendo intimo lo spazio stesso e cogliendo dei condomini circostanti, la parte più bella: i tetti bruni, sovrastati, alla distanza, dalle silhouette dei monumenti