Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Come il volto del figlio morto fu imprigionato nell’anello della matrona romana. Il viso era il suo. I segreti dell’immagine

La madre voleva che fosse ricreato il volto del figlio amato perchè lui continuasse a guardarla e a colloquiare mutamente con lei.  E lei, la mamma, avrebbe portato quell'anello con sé per l'eternità. Le fu, infatti, trovato al dito, durante gli scavi in cui furono portate alla luce le loro due tombe

Antiche urne ritrovate su una costa pugliese. Un elegante rasoio bilama del passato all’interno di una tomba risalente a 3200 anni fa. Guarda le incredibili immagini

Sebbene spesso le tombe risultino danneggiate nella porzione superiore da interventi condotti dall’uomo nei secoli successivi all’abbandono della necropoli (Età Ellenistica), e poi forse anche in tempi molto più recenti a causa delle attività connesse con la piantata delle tamerici, in qualche caso la perseveranza degli archeologici è stata davvero premiata

Mostre autunno 2023 | Antonio Ligabue. La forza dell’anima espressa su tela. Qui le info mostra 👇

Il Museo Revoltella di Trieste ospiterà lamostra dedicata al celebre artista italiano Antonio Ligabue, dal 8 novembre 2023. Esplora la fervida creatività e la vita travagliata di Ligabue attraverso oltre 60 opere, in un percorso curato da Francesco Negrie e Francesca Villanti. Scopri l'essenza primordiale dell'uomo e la profondità della memoria nelle pennellate intense di Ligabue.

La pittura secondo Luchino Visconti

La “pittoricità” di Visconti non si trova solo nel contesto stilistico dei film, ma anche, come elemento critico, nelle citazioni dirette di quadri famosi. In Rocco e i suoi fratelli (1960) sorprende una serie di riproduzioni di pitture del Rinascimento, non motivate dalla trama, passate sullo schermo di un televisore per “accusare la differenza tra la realtà dell’arte e la degradazione della vita”