Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Meraviglioso. Scoperto in Gallia possente accampamento romano. L’apparizione di Pegaso. I tesori dei legionari

Trovate ceramiche, tra cui una grande quantità di sigillate e anfore, alcune importate dall'Africa. È stato inoltre rinvenuto un cospicuo corpus di monete e altri oggetti relativi all'ambito militare ed in particolare alla cavalleria (falera, finimenti, ecc.). Completano questo arredo tutta una serie di oggetti legati alla vita quotidiana della caserma come frammenti di vasi di vetro, gettoni, perle..

“Abbiamo trovato il quadro di Leonardo perduto”. E’ appeso alle pareti di un palazzo di campagna

Gli studiosi analizzano tutta la situazione testamentaria di Leonardo e le vendite che gli eredi effettuarono al Re di Francia. I dipinti di Leonardo, una volta divenuti proprietà regale, furo oggetto di errori negli inventari, "in particolare riguardanti la Leda e il cigno di Leonardo da Vinci - affermano gli autori - considerata perduta ma che risulta oggi collocata presso la Wilton House in Inghilterra. Lo studio di quest'opera, di grande finezza, rivela lo spirito scientifico di Leonardo, il suo attaccamento all'antichità greca e le sue fedeli convinzioni neoplatoniche"

I primi risultati degli scavi. Piccoli, grandi tesori nella villa romana della pineta di Bibione. Le immagini

La villa sorgeva sul fianco meridionale di un’antica duna di sabbia (il “Mutteron dei Frati“), probabilmente risalente all´epoca preistorica. Essa venne realizzata dunque in prossimità dell’antica costa dell’Adriatico, mentre l’odierna spiaggia di Bibione, formatasi nei secoli successivi, dista varie centinaia di metri

Conduttrice tv di programmi sportivi lascia lo schermo e cerca oggetti antichi con metal detector. Per salvarli

Gli inglesi ritengono che, rispettando alcune regole, queste indagini - che si svolgono soprattutto in campi agricoli sconvolti stratigraficamente dal passaggio di trattori e aratri, sia utile per recuperare materiali che, altrimenti, andrebbero distrutti. Non è così in Italia dove una serie di leggi che creano, come avviene spesso nel nostro Paese, un pericoloso intrico la ricerca è, di fatto, proibita o fortemente limitata pur in campi privati e non vincolati.

250 fotografie raccontano la genialità creativa e la sensualità di Helmut Newton. Da oggi a Milano

La mostra è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia a Venezia, e vede esposto, accanto alle immagini più celebri, un corpus di scatti presentati per la prima volta in Italia che svela aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. Polaroid e contact sheet permettono di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentono di ricostruire il contesto nel quale è nata la sua ispirazione

“Sono tornato nel parco di famiglia con la mappa di mio padre. E ho trovato il tesoro sepolto 80 anni fa”

Temendo l'esercito nemico, i fratelli, prima di fuggire cercarono di mettere in salvo i preziosi. Per i fucili da caccia e l'argenteria e gli oggetti più ingombranti pensarono di scavare una buca nel parco, lasciato crescere romanticamente come un bosco. Tutto fu inserito in una borsa. Poi sepolto. I fratelli ritenevano che si trattasse di aspettare qualche settimana per rientrare a casa. Invece la guerra precipitò. Il padre di Jan ricordava con estrema nostalgia i luoghi della propria infanzia. E avrebbe voluto che, un giorno, i propri figli tornassero là, almeno per recuperare gli argenti della nonna.