I cantieri di scavo hanno permesso di portare alla luce strutture murarie, materiali ceramici e metallici che hanno consentito di datare l'insediamento militare a un periodo medievale compreso tra il XIII e il XIV secolo. La struttura era dotata di una torre di avvistamento. Considerata la posizione strategica di Monte Sassoso, i reperti che stanno emergendo lasciano pensare ad un sito fortificato utilizzato per il controllo del fondovalle del Secchia.
La distribuzione dei diversi elementi è riconducibile ad una composizione: zoomorfa nella parte inferiore del pannello, reticolata soprattutto nella parte centrale e stelliforme nella parte superiore e con figura oculare nella parte superiore dell'incastro. Proprio questa composizione e distribuzione ordinata delle diverse figure ci fa pensare che "non è una composizione casuale, ma al contrario, a un intervento espressivo che risponde chiaramente a un significato simbolico", afferma con forza Ramon Viñas.
Il dott. Dietrich Rao, direttore dell'Istituto di Archeologia tedesco e capo della missione dal lato tedesco, ha dichiarato che gli scavi sono riusciti anche a recuperare diverse parti delle statue di Abu Hull, di Ramses II, in pietra di quarzo, un pezzo dell'era di re Ramses IX e un'enorme iscrizione su una pietra di granito rosa che sarà prossimamente studiata.
Un progetto di ricerca in corso condotto da un ricercatore danese e uno olandese presso The Nivaagaard Collection in Danimarca ha portato all'incredibile scoperta di una donna scomparsa da un ritratto di famiglia, che ha raffigurato la famiglia senza la madre per quasi 200 anni. Il ritratto barocco fu dipinto nel 1626 dal maestro fiammingo Cornelis de Vos. La donna è stata ora riunita con il marito e il figlio nel ritratto della Nivaagaard Collection grazie a una generosa sovvenzione, che consente ai visitatori di contemplare l'intera famiglia insieme.
E' pertanto probabile che il tesoro sia stato sepolto, prima dell'arrivo dell'esercito nemico. Ed è pure chiaro che chi nascose le monete dovette morire poco dopo, senza poter rivelare a nessuno il luogo del prezioso deposito
Di una delle due strutture, rinvenuta nella porzione occidentale dell’area indagata, è stato individuato un unico ambiente con una pavimentazione in tessere di laterizio e strutture murarie a livello di fondazione. La struttura più orientale, invece, risulta più articolata, e sono stati messi in luce tre ambienti e un’area esterna, con piani pavimentali in ghiaia e frammenti laterizi e strutture murarie dall’elevato più considerevole. Tra le due strutture è stato identificato un piano lastricato, con orientamento est – ovest, con solcature di carro ben visibili per buona parte del piano
La scoperta è avvenuta nell’ambito del progetto di ricerca e relativa campagna di scavi presso le Terme Stabiane affidati dal Parco archeologico di Pompei alla Freie Universität Berlin con la collaborazione dell’Università di Napoli L’Orientale
Nel Macellum di Pompei, che affaccia sul foro di Pompei, sono state allestite e collocate, in questi giorni, tre teche con i calchi delle vittime dell'eruzione del Vesuvio. Cosa sono esattamente questi corpi chiari, di gesso? Cosa sta al centro di essi?
E' stato durante un intervento di edilizia civile che, nei giorni scorsi, sotto quella che un tempo era una cameretta per i ragazzi, sono emerse stanze romane decorate con marmi preziosi. La scoperta è avvenuta in via Vitruvio, nei pressi del punto in cui c'era il foro di Fano, nelle Marche.
Matilde di Canossa fece di Montebaranzone una delle sue residenze predilette, dove vi costruì uno dei fortilizi più importanti della collina tra il fiume Secchia e il torrente Fossa. - affermano i responsabili di Archeo Metodologia Univr -Il toponimo sembra possa derivare dal pre-latino barranca cioè burrone, oppure da nomi propri liguri o longobardi quali Barancio o Barucio"