L'opera è completata da una targa straniante: Ici repose notre biene aimé Pablo Picasso 1881-1973 regrette de tous, che significa "Qui riposa il nostro amatissimo Pablo Picasso 1881-1973 con il dolore di tutti"
Il territorio di San Prisco, originariamente, era in buona parte compreso nelle mura della città di Capua. La restante parte era adibita prevalentemente come necropoli della città di Capua. Questo è confermato dal ritrovamento presso la località chiamata Ponte di San Prisco, vicino al limite della cinta muraria della Capua antica, di resti di una necropoli del IV secolo a.C. Di eccezionale importanza è stato il ritrovamento nel 1997 da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell'impianto dell'antico tempio di Giove della città di Capua in San Prisco nella località Costa delle Monache, come sostenuto anche dal Beloch e da autori classici. L'edificio è datato fra il III e il II secolo a.C.
Rivignano Teor, Rivignan Teôr è un comune italiano sparso di circa 6mila abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Rivignano e Teor, il capoluogo si trova nel centro di Rivignano, con il territorio che è attraversato dal corso del fiume Stella che rappresenta l'elemento identitario dell'intero territorio per l'alto profilo naturalistico, antropomorfologico nonché storico
Nel 1933 le due muse furono portate a Napoli per essere collocate negli uffici della Soprintendenza, spezzando così il forte legame con il luogo al quale Maria Carolina le aveva destinate. La regina desiderava, infatti, costruire per la sua libreria privata, Tempio del Sapere, un ambiente colto e raffinato, orientato al gusto per l’antico e alle suggestioni della cultura classica. Scelte appositamente dalla sovrana, si inserivano perfettamente nel programma decorativo di impronta neoclassica da lei immaginato.
Prima il passaggio con i georadar e con gli strumenti elettromagnetici, in grado di segnalare e rilevare la presenza di strutture nascoste dal terreno. Poi gli scavi -saggio. E il villaggio c'è. Risale al 500 a. C. circa. Scavi ulteriori consentiranno di recuperarlo appieno.
Il team di archeologi è stato infatti in grado di identificare un sistema di pozzi-tunnel che suggerisce origini romane. Il tunnel si trova a pochi metri sopra il passaggio di Bad Ems, che avrebbe consentito ai romani di estrarre quantità enormi di argento, proseguendo sino a 200 anni fa, se la storia gliel'avesse concesso
Il volume è stato trovato all'interno della sepoltura di un personaggio chiamato Ahms o Ahmose e risale all'inizio del periodo tolemaico (305-30 aC). Esso contiene 113 capitoli del Libro dei Morti. Il testo è vergato quasi completamente con inchiostro scuro. Solo per la stesura di poche righe è stato usato un inchiostro rosso. L'impaginazione è distribuita su 150 colonne di varia giustezza.
Gli ambienti sono realizzati in opera mista e presentano in molti casi tracce di intonaco sulle pareti, talvolta con decorazioni. Un ambiente ha conservato inoltre un pavimento in opera spicata, con laterizi disposti a spina di pesce, purtroppo danneggiato dagli scavatori dell'Ottocento forse alla ricerca di qualcosa di valore"
I longobardi inumavano i defunti con gioielli, armi, oggetti d'uso quotidiano. In qualche caso le tombe recavano particolari protezioni
Per la riapertura dei nuovi spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti una grande mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Una mostra che percorre l'altro Rinascimento, quello magico, che si sviluppò nelle corti padane