Il rilievo occupa una posizione particolare: non decora l’esterno della vasca, ma il suo interno ed è localizzato a quasi due metri di profondità. In origine doveva essere decorato da una struttura metallica. A cosa serviva? La risposta degli archeologi
Si tratta di una ricca abitazione situata all’esterno della cinta muraria. La costruzione risale al I-II secolo d.C. e si articola in due parti separate da uno spazio aperto. Di particolare pregio è un’ampia sala di rappresentanza pavimentata interamente da un mosaico policromo che rappresenta Orfeo che con la sua musica incanta le belve. La villa disponeva di numerosi vani, fra i quali un impianto termale con spogliatoio e stanza per il bagno caldo e un secondo ambiente decorato finemente a mosaico
L'Antico Acquedotto romano, la cui costruzione risale al quarto decennio del primo secolo dopo Cristo, portava acqua di altissima qualità dalla bassa Valle Gobbia al colle Cidneo. L'origine del termine Aqua salsa
A Punta Linke è possibile percorrere la galleria strappata al ghiaccio che l'ha imprigionata per cento anni, entrare in spazi e ambienti dove i soldati e gli addetti alla teleferica erano costretti a vivere in condizioni estreme e gettare lo sguardo sull'immensità del ghiacciaio dei Forni
La prospettiva zenitale ha sempre avuto un ruolo centrale nel documentare lo stato del territorio italiano e del suo patrimonio culturale, così come ha contribuito a orientare le nuove ricerche archeologiche. Solo due esempi: dalle immagini del Foro Romano di fine ‘800 riprese dal pallone aerostatico dalla Brigata Specialisti del Genio al servizio dell’archeologo Giacomo Boni fino alle foto aeree scattate durante la seconda guerra mondiale dalle forze alleate e che sono oggi conservate dall’Aerofototeca Nazionale dell’ICCD - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.
L'opera è completata da una targa straniante: Ici repose notre biene aimé Pablo Picasso 1881-1973 regrette de tous, che significa "Qui riposa il nostro amatissimo Pablo Picasso 1881-1973 con il dolore di tutti"
Il territorio di San Prisco, originariamente, era in buona parte compreso nelle mura della città di Capua. La restante parte era adibita prevalentemente come necropoli della città di Capua. Questo è confermato dal ritrovamento presso la località chiamata Ponte di San Prisco, vicino al limite della cinta muraria della Capua antica, di resti di una necropoli del IV secolo a.C. Di eccezionale importanza è stato il ritrovamento nel 1997 da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell'impianto dell'antico tempio di Giove della città di Capua in San Prisco nella località Costa delle Monache, come sostenuto anche dal Beloch e da autori classici. L'edificio è datato fra il III e il II secolo a.C.
Rivignano Teor, Rivignan Teôr è un comune italiano sparso di circa 6mila abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Rivignano e Teor, il capoluogo si trova nel centro di Rivignano, con il territorio che è attraversato dal corso del fiume Stella che rappresenta l'elemento identitario dell'intero territorio per l'alto profilo naturalistico, antropomorfologico nonché storico
Nel 1933 le due muse furono portate a Napoli per essere collocate negli uffici della Soprintendenza, spezzando così il forte legame con il luogo al quale Maria Carolina le aveva destinate. La regina desiderava, infatti, costruire per la sua libreria privata, Tempio del Sapere, un ambiente colto e raffinato, orientato al gusto per l’antico e alle suggestioni della cultura classica. Scelte appositamente dalla sovrana, si inserivano perfettamente nel programma decorativo di impronta neoclassica da lei immaginato.
Prima il passaggio con i georadar e con gli strumenti elettromagnetici, in grado di segnalare e rilevare la presenza di strutture nascoste dal terreno. Poi gli scavi -saggio. E il villaggio c'è. Risale al 500 a. C. circa. Scavi ulteriori consentiranno di recuperarlo appieno.