Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

I soldati romani persero 200 tonnellate d’argento. La prova archeologica emerge dagli scavi presso il fiume

Il team di archeologi è stato infatti in grado di identificare un sistema di pozzi-tunnel che suggerisce origini romane. Il tunnel si trova a pochi metri sopra il passaggio di Bad Ems, che avrebbe consentito ai romani di estrarre quantità enormi di argento, proseguendo sino a 200 anni fa, se la storia gliel'avesse concesso

Presentato un papiro di 16 metri trovato in maggio in una tomba a Saqqara. Il testo del libro

Il volume è stato trovato all'interno della sepoltura di un personaggio chiamato Ahms o Ahmose e risale all'inizio del periodo tolemaico (305-30 aC). Esso contiene 113 capitoli del Libro dei Morti. Il testo è vergato quasi completamente con inchiostro scuro. Solo per la stesura di poche righe è stato usato un inchiostro rosso. L'impaginazione è distribuita su 150 colonne di varia giustezza.

Una villa romana sotto un’altra villa. Nuove scoperte a Roma attorno alla via Latina

Gli ambienti sono realizzati in opera mista e presentano in molti casi tracce di intonaco sulle pareti, talvolta con decorazioni. Un ambiente ha conservato inoltre un pavimento in opera spicata, con laterizi disposti a spina di pesce, purtroppo danneggiato dagli scavatori dell'Ottocento forse alla ricerca di qualcosa di valore"

Scarpe e seduzione nell’antichità. Dai sandali delle cortigiane con la scritta “Seguimi” agli stivaletti colorati

Nel mondo classico la foggia delle calzature costituiva spesso connotazione tipica di ben precise categorie sociali. Le caligae chiodate, ad esempio, erano usate prevalentemente dai soldati perché ideali per le lunghe marce, mentre i calcei, simili a bassi stivaletti e spesso vivacemente colorati se indossati dalle donne, connotavano le classi più elevate (patrizi, senatori e imperatori). Le fonti tramandano che le cortigiane, invece, erano solite indossare sandali che recavano, sul lato inferiore della suola, dei chiodini disposti in maniera tale da lasciare sul terreno un’impronta con la scritta “seguimi”