Il team di archeologi è stato infatti in grado di identificare un sistema di pozzi-tunnel che suggerisce origini romane. Il tunnel si trova a pochi metri sopra il passaggio di Bad Ems, che avrebbe consentito ai romani di estrarre quantità enormi di argento, proseguendo sino a 200 anni fa, se la storia gliel'avesse concesso
Il volume è stato trovato all'interno della sepoltura di un personaggio chiamato Ahms o Ahmose e risale all'inizio del periodo tolemaico (305-30 aC). Esso contiene 113 capitoli del Libro dei Morti. Il testo è vergato quasi completamente con inchiostro scuro. Solo per la stesura di poche righe è stato usato un inchiostro rosso. L'impaginazione è distribuita su 150 colonne di varia giustezza.
Gli ambienti sono realizzati in opera mista e presentano in molti casi tracce di intonaco sulle pareti, talvolta con decorazioni. Un ambiente ha conservato inoltre un pavimento in opera spicata, con laterizi disposti a spina di pesce, purtroppo danneggiato dagli scavatori dell'Ottocento forse alla ricerca di qualcosa di valore"
I longobardi inumavano i defunti con gioielli, armi, oggetti d'uso quotidiano. In qualche caso le tombe recavano particolari protezioni
Per la riapertura dei nuovi spazi espositivi di Palazzo dei Diamanti una grande mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Una mostra che percorre l'altro Rinascimento, quello magico, che si sviluppò nelle corti padane
Gli archeologi ritengono di aver trovato l'unico dildo romano conosciuto a grandezza naturale, scoperto in un fosso in quelli che erano i margini settentrionali più estremi dell'impero. L'oggetto è stato esposto in queste ore nello spazio museale di Vindolanda
Una carrellata tra i gusti del nostro passato remoto, tra anelli e fibule, tra spille e pendenti. Le aste attirano la curiosità del pubblico
Nel mondo classico la foggia delle calzature costituiva spesso connotazione tipica di ben precise categorie sociali. Le caligae chiodate, ad esempio, erano usate prevalentemente dai soldati perché ideali per le lunghe marce, mentre i calcei, simili a bassi stivaletti e spesso vivacemente colorati se indossati dalle donne, connotavano le classi più elevate (patrizi, senatori e imperatori). Le fonti tramandano che le cortigiane, invece, erano solite indossare sandali che recavano, sul lato inferiore della suola, dei chiodini disposti in maniera tale da lasciare sul terreno un’impronta con la scritta “seguimi”
Cardone ha avvisato la Soprintendenza del ritrovamento e ha correttamente deciso di consegnare il reperto alla Soprintendenza stessa. E' presumibile che l'ente disporrà un sopralluogo nella zona per capire se il pezzo sia stato anticamente gettato o se esso sia scivolato, con il tempo, da un deposito archeologico
Una scoperta archeologica eccezionale. L'oggetto presenta le insegne del padre e del fratello della moglie di Enrico VIII. Il detectorista stava passeggiando non lontano dal palazzo dei Bolena