Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Operazione di salvataggio e di recupero per gli arcaici mulini ad acqua del Casentinese

Tra le strutture di punta, l'edificio sul torrente Barbozzaia che rappresenta una delle costruzioni storiche più importanti del borgo casentinese, certificato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Arezzo. La struttura realizzata in pietra naturale e legno si presenta ancora oggi nell’aspetto originale in virtù di un’attenta opera di tutela e di valorizzazione, andando a configurare uno dei luoghi di maggior richiamo di Raggiolo, con la storica finalità produttiva che è stata sostituita nel tempo dalla vocazione turistica e didattica che ha trovato l’interesse anche di numerose scolaresche

Lavori per la rete del gas. Emerge, intatto dopo 2000 anni, riscaldamento a pavimento romano

Il calore generato da un camino sul lato occidentale della stanza poteva far circolare tra i pilastri. Il soffitto in mattoni installato tra il massetto e i pilastri serviva anche ad accumulare calore. Come ben sabbiamo il sistema di riscaldamento a pavimento dei romani era particolarmente efficace. Un grosso focolare, posto generalmente in un punto più basso rispetto all'edificio, veniva caricato di legna che veniva bruciata. il fumo caldo, invece d'essere disperso immediatamente dalla canna fumaria veniva veicolato sotto il pavimento dotato di un'ampia intercapedine, realizzata con pilastrini di mattoni. Il pavimento, naturalmente, era perfettamente sigillato per evitare che i fumi entrassero in casa. Il tiraggio lento era garantito da una canna fumaria posta alla fine dell'area da riscaldare

Nunzio incontra Perugino. A Perugia mostra-dialogo tra il Rinascimento e l’arte contemporanea

“Le due opere in liaison con il Perugino dell’Annunciazione Ranieri – afferma Nunzio – sono l’una l’ideale sviluppo di una curva che avvolge le due figure del dipinto, l’altra la proiezione di uno di “spazio”, interpretato come architettura, come paesaggio, come orizzonte in un dialogo che riflette su proporzioni e volumetrie. Eterna sfida per gli artisti di ogni epoca”

Portato alla luce un odeon romano durante scavi in una zona insulare impervia raggiungibile dal mare

La sua distruzione fu causata quando enormi massi, portati dal torrente adiacente, trafissero l'edificio in diagonale in direzione est. Lo straripamento del torrente è forse dovuto al grave evento sismico di epoca tardo romana (IV secolo dC), che distrusse gran parte dei siti antichi della Creta occidentale. La costruzione di questo notevole monumento, con una prima stima, è determinata all'inizio dell'epoca romana (I secolo d.C.)