Costruito sulla cima nord-occidentale della collina su cui sorge la città, il castello domina con la sua mole imponente tutto l’antico abitato. La possente cinta con torri e il fossato, suggeriscono una vocazione difensiva che fa conservare al maniero un fascino originario. Edificato dai Normanni tra la fine dell’XI e gli inizi del XII sec., nel corso delle varie dominazioni, ha subito rifacimenti ed ampliamenti, che hanno reso non facile un’attenta lettura delle strutture e delle opere murarie. L’insieme è di grande suggestione, soprattutto sul lato nord, dove le torri e la cinta muraria sembrano quasi aggrappate alla roccia e sono a picco sul sottostante fiume Melfia
Dal 30 ottobre 2022 al 19 febbraio 2023, il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) ospita la mostra Materia, gesto, impronta, segno, che propone un excursus sulla ricerca grafica di cinque personalità di spicco nella cultura del Novecento
L'oggetto, trovato in associazione con ceramiche medievali datate dal XII al XV secolo, è stato abilmente creato da un'asta tibiale di pecora/capra che è stata scolpita con cinque fori per le dita lungo la parte superiore e un foro per il pollice, nella parte inferiore
I materiali - risalenti all'epoca punica - che sono stati documentati si trovano a poca distanza dal porto di Gadir. Svolte anche indagini con metal detector subacqueo, nei punti in cui era stato trovato un tesoretto di monete antiche
"La cavea - cioè la gradinata per gli spettatori - di questo grande edificio per spettacoli costruito a meno di 300 metri da La Suippe - dicono gli archeologi dell'Inrap - si inserisce perfettamente nel modello dei teatri della Gallia romana. Numerosi raggruppamenti e allineamenti di tracce di pali hanno permesso di evidenziare gli elementi architettonici oggi scomparsi"
Modella, fotografa, musa, prima donna reporter di guerra a documentare gli orrori dei campi di concentramento liberati dalle truppe americane, icona del Novecento. Lee Miller è stata tutto questo e molto di più, ha attraversato la vita con passione e determinazione. E la vita l’ha ricambiata con amore e amici, ma anche con dolore e riconoscimenti postumi o quanto meno tardivi. Ora una mostra renderà giustizia a questa donna tanto bella quanto brillante e talentuosa togliendola dall'ombra di Man Ray che l'ha sempre accompagnata per svelare il loro rapporto profondo quanto complicato in maniera più oggettiva: Man Ray, prima suo insegnante, poi amore e infine grande amico.
La rassegna “Gianfranco Meggiato. Il respiro della forma”, ospitata dal Comune di Pisa, è ora aperta al pubblico fino al 4 dicembre, con quattordici opere di grandi dimensioni installate nel centro storico della città e una significativa personale nella suggestiva Chiesa di Santa Maria della Spina
Una delle sezioni è dedicata alle opere di Claudia Rocchini, conosciuta in tutto il mondo come ritrattista degli animali o “fotografa dei gatti”. Il confronto tra dipinti antichi e la creatività dei ragazzi
Ideata e curata da Nadia Fusini in collaborazione con Luca Scarlini, attraverso libri, parole, dipinti, fotografie e oggetti in cinque sezioni si racconta la complessa esperienza di amicizia intellettuale di un gruppo di giovani intellettuali che si incontravano nelle stanze delle sorelle Stephen, Virginia e Vanessa, e dei loro fratelli Thoby e Adrian: condividevano predilezioni artistiche, relazioni romantiche, esperienze lavorative innovative, motivazioni sociali
Due di loro hanno letteralmente incollato le proprie mani - facendo uso di un potente adesivo liquido - all'iconico dipinto del pittore olandese