Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Picasso ebbe El Greco come padre nobile ed artista totemico. Una mostra mette i due maestri a confronto

L'appuntamento espositivo svizzero mostra che Picasso si occupò di El Greco in modo più intenso e per un periodo più lungo di quanto si pensasse: questo è altrettanto evidente nei dipinti cubisti di Picasso come nelle sue opere degli anni '30 e '40, ma anche alla fine della sua vita, Picasso si riferiva ancora al vecchio maestro

Trovata la tomba di una ricca matrona del V secolo e dell’élite. Gioielli e oggetti per il trucco

Fu sepolta con una ciotola di vetro verde chiaro, decorata, che si pensa sia stata realizzata intorno all'inizio del V secolo, quindi avrebbe potuto essere un cimelio di epoca romana. Altri oggetti funerari includevano anelli multipli in lega di rame, un anello "zoomorfo" d'argento, spille, dischi, accessori per cinture di ferro e oggetti in avorio

Lo scheletro del cavallo torna presso la restaurata Casa di Cerere a Pompei. Le immagini

La Casa di Cerere (Regio I, Insula IX), scavata per la prima volta tra il 1951 ed il 1953, deve il nome al rinvenimento di un busto in terracotta della dea Cerere, divinità della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, in uno dei cubicoli (stanze da letto) aperti sull’atrio, e probabilmente parte dell’arredo un piccolo luogo di culto domestico.

Opentour a Bologna. Convergenza tra le gallerie e gli studenti dell’Accademia di Belle arti

L'iniziativa intende promuovere i giovani talenti facilitandone il rapporto con il mercato e mettendo in relazione l’intenso lavoro di ricerca che si svolge in Accademia con gli spazi privati e pubblici dell’arte, in particolare le gallerie, fulcro dell’attività commerciale: un dialogo che si prospetta allo stesso tempo come una palestra e un trampolino di lancio importantissimo verso l’attività di artista professionista

I dipinti e le filastrocche-aforismi del filosofo Massimo Donà. Sulle ali della fantasia

Il filosofo Massimo Donà consegna, per la prima volta, al lettore, le proprie opere pittoriche - contrassegnate da una notevole forza espressiva, da un'assoluta vivacità cromatica, da un'accesa convergenza compositiva - e filastrocche-aforismi con le quali egli sembra indicare la necessità di azzerare, con una sorta di levità infantile e primigenia, i fondamenti delle cause e la necessità degli effetti. Un'universo leggero, colorato e colorito, sincopato, basato sul criterio dell'assonanza. Un orizzonte prelogico che erode la linearità sillogistica, invitando a rimescolare le carte sul tavolo, prima di ripartire per una nuova lettura strutturata del mondo.