Generalmente gioiosi e massimamente attenti alla variabilità prodigiosa dei fenomeni ottici e atmosferici, i francesi. Solenni e portatori di dati atmosferici più stabili, i tedeschi. La pittura francese, sulla linea Monet, Renoir, è pura gioia dell'istante. Una pittura euforica. I tedeschi sono più compassati meno partecipi all'attimo gioioso, ma attenti a svelare l'elemento strutturale sotteso al paesaggio, raccolto rapidamente attraverso un'impressione. Denominatori che conferiscono una peculiarità precisa alle opere dell'una e dell'altra scuola
Pechino contro New York per un trittico di Bacon. E la battaglia all'asta, a suon di rialzi, assume anche una connotazione profondamente politica, legata all'atteggiamento economicamente e culturalmente espansionista e mondialista della Cina, che sottrae progressivamente posizioni all'Occidente. Quindi la gara d'asta giocata nelle scorse ore per Bacon è stata, sì, un contesa tra collezionisti, ma anche qualcosa di più: il contrasto tra due mondi. Appropriarsi dei grandi della storia dell'arte occidentale, per i cinesi, non è soltanto una forma di investimento, ma una sorta di programmatica raccolta di trofei di guerra. Anche gli arabi, spesso, giocano queste partite
La sovrapposizione iconografica di diverse figure di santi - impegnati cavallerescamente nell'uccisione del demonio in forma di drago - portò allo sviluppo di un'immagine mediata di un super-cavaliere che tenne conto, in una sorta di somma, delle potenze espresse dagli attributi di ciascun, singolo santo - L'elmo del protettore di Raffaello Sanzio
Colore del paradosso, il nero è un'assenza di luce, un vuoto, una somma gioiosa di tutti i colori, un bagliore? Fin dall'inizio, la mostra immerge il visitatore in un'esperienza familiare oscura grazie a una sala dedicata a uno dei fenomeni naturali del buio che ha maggiormente catturato l'attenzione degli artisti: la notte. Quando scende la notte, sublime, sorge una terribile bellezza (Vernet, Deperthes), appare un mondo senza limiti (Fontana)
L'artista americano: "L'impulso per la mia pratica artistica pubblica fu quando un rapinatore mi derubò con un machete, vidi la sua ombra prima che mi accostasse e giorni dopo mi venne l’ispirazione. Sono diventato ossessionato dalle ombre dopo questa esperienza e ho migliorato incessantemente le ombre disegnate in pubblico con il gesso e inavvertitamente questo è diventato terapeutico e ha creato una nuova strada per me, per viaggiare nella mia crescita, evoluzione ed esplorazione come artista"
Un distributore di benzina abbandonato, ricoperto di vegetazione: questo è il progetto artistico, ecologico e sociale degli "Attacchi vegetali!» dell'artista Anonyme. Situata a Dunkerque, una città che si prevede possa essere duramente colpita dagli effetti del cambiamento climatico, questa nuova opera, chiamata "Station des Sens" (Stazione dei Sensi), mira a sensibilizzare i suoi abitanti sulle questioni ecologiche.
Con l'amica e collega Artemisia Gentileschi, che aveva sette anni più di lei, è il simbolo dell'emancipazione femminile, nell'arte e nella vita. Anch'essa contestò le scelte imposte alle donne ed ebbe una vita autonoma, tra le corti. Nata ad Ascoli Piceno da una famiglia di origini venete, tornò a Venezia per il periodo di formazione. Qui apprese la pittura ad olio, forse prendendo lezioni dallo zio, il pittore Pietro Gaia. Contemporaneamente approfondì la tecnica della calligrafia e della miniatura, imparò a suonare gli strumenti a corda e a cantare. Una ragazza ricca di tante virtù. Piacque a un collega più anziano di lei, Tiberio Tinelli, che riuscì a sposarla - evidentemente contro la vera volontà della ragazza - quando costei aveva 22 anni
Un lavoro splendido di land art e, al tempo stesso, un esempio di straordinaria intelligenza nell'ambito della ridefinizione di monumenti e vestigia inquietanti, che assume una valenza notevole proprio nelle settimane in cui, in tutto il mondo, prevale, rispetto ai monumenti del passato, un'assurda campagna di cancellazione. Anonyme aveva indicato una via: quella dell'interazione. Ma la comunità, evidentemente, per quanto ammaliata da questa realizzazione non si è presa a carico il lavoro che era stato offerto gratuitamente dall'artista
Il prelievo non è avvenuto solo sul legno ma pure sull'incammotatura, cioè lo strato di tela con imprimitura steso sul volto per uniformarne le linee e dipingerlo. La scelta del reperto tessile permette una datazione molto precisa del manufatto perchè il taglio di un vegetale finalizzato al recupero della fibra avviene sempre in un periodo non molto distante dalla successiva tessitura. La scoperta porta ad affermare che il Volto Santo di Lucca sia la scultura integra più antica, sopravvissuta in Occidente
Soprattutto i gialli si spengono progressivamente e virano verso l'ocra o il terra di siena o il marrone chiaro. Da anni, i chimici sono entrati a far parte delle équipe dei grandi musei nel tentativo di limitare il fenomeno di spegnimento dei colori. Interessanti sono anche gli esperimenti condotti con l'uso degli stessi colori utilizzati da Van Gogh: parti di un copia de I girasoli realizzata da Charlotte Caspers con identici pigmenti, mettono in luce, al museo di Amsterdam, il notevole spegnimento del dipinto originale