Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

All’asta il misterioso tesoro di pietre preziose piovute dal cielo e trovate in sacchetti da un escursionista sulle Alpi. Metà degli introiti saranno suoi. Valore totale: 300mila euro

Nonostante le domande rimaste senza risposta, nessun erede si è fatto avanti per rivendicare il tesoro, il che ha portato all'applicazione delle leggi vigenti. Di conseguenza, le preziose pietre e i manufatti sono stati divisi equamente tra il coraggioso scopritore e la città di Chamonix, situata nell'Alta Savoia e dove è ubicato il ghiacciaio.

Una statua romana del periodo imperiale emerge in un giardino. Pesa 200 chili e rappresenta un giovane togato. Un monumento funebre?

"Non possiamo offrire un'identificazione più precisa in mancanza di ulteriori indizi, manca un'iscrizione, ma mancano anche anche le scarpe, la cui forma avrebbero potuto indicarci con maggiore precisione il rango sociale dell'effigiato. - dicono gli studiosi - Il lavoro è stato sicuramente veloce, perché l'opera presenta parti incompiute. La parte posteriore appena abbozzata fa ipotizzare anche l'ipotesi di collocazione della statua in un monumento, contro un muro. Tuttavia, il lavoro è stato svolto per la maggior parte coscienziosamente, tenendo conto della durezza del materiale"

Trema la terra. A 4 metri e mezzo di profondità esce un enorme serpente di pietra di 500 anni fa. Creata una camera speciale per salvare i colori della scultura sacra

Ciò che rende questa scoperta ancora più straordinaria è il fatto che la stessa mescolanza di fango e acqua che ha coperto la testa di serpente per oltre mezzo millennio ha permesso di preservare gli stucchi insieme alle tracce di colore. Questi colori, che rappresentano una preziosa tavolozza di pigmenti utilizzati dagli antichi Mexica per decorare le loro immagini di culto e templi, sono estremamente fragili a causa dei materiali minerali e vegetali da cui sono stati ricavati

I tesori della nave romana recuperata in Sicilia. Anfore preziose, lucerne e oggetti la cui natura sarà svelata. Il video dello scavo

"Il relitto, naufragato a circa 100 metri dalla riva e a 2 metri di profondità, è in ottime condizioni e presenta un carico misto composto da contenitori da trasporto e una grande varietà di oggetti. - dicono gli archeologi della Soprintendenza del Mare - Sono state già recuperate numerose anfore e materiali di grande pregio e fattura, già trasferiti presso il Museo archeologico Baglio Anselmi di Marsala per il primo trattamento conservativo."

Si indaga sul mistero della quindicenne vissuta nel Medioevo e sepolta prona, con mani e piedi legati. La tomba aveva un cancello

L'analisi dei resti scheletrici della giovane ragazza fornisce informazioni sul suo background e stato di salute. Segni di malnutrizione infantile e di una condizione alle articolazioni spinali suggeriscono una probabile appartenenza a uno strato sociale meno privilegiato. L'assenza di segni di una malattia prolungata lascia supporre una morte improvvisa o inaspettata. L'analisi al radiocarbonio colloca il suo decesso tra il 680 e l'880 d.C., corrispondente all'alto Medioevo.

Scavi per le rete elettrica in Sicilia. Ecco cos’è apparso nel terreno. Un’imponente opera romana

L'acquedotto era una massiccia opera idraulica che trasportava l'acqua da sorgenti situate a 8 km dalla città. Esso è stato costruito in opera cementizia con paramento a blocchetti ed è noto per diverse caratteristiche architettoniche, tra cui due vasche di decantazione dell'acqua e una torre esagonale che fungeva da castello di compressione. Un'iscrizione situata sulla torre, con la scritta "Aquae Corneliae ductus P. XX", fornisce importanti informazioni sulla datazione dell'acquedotto, che probabilmente risale alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C.

Mille brocche medievali e rinascimentali, un sigillo del re e tanti utensili antichi recuperati dal fondo del Pozzo delle meraviglie

La cisterna, che ancora oggi raccoglie l’acqua proveniente dalla falda sotterranea, rappresentava la riserva idrica del convento medievale di San Pietro in Vetere e fu utilizzata anche dopo l’abbandono del complesso ecclesiastico, nel corso dei mercati stagionali che, come ricordano le fonti, si svolgevano accanto alla chiesa nel XV e XVI secolo

Sotto la pietra del camino di una casa di montagna distrutta nel Seicento trovano un tesoretto di monete d’argento. Chi era il proprietario. Il massacro nella valle

Un dettaglio intrigante è che nessuna delle monete è stata coniata dopo il 1680, il che ha portato gli archeologi a suggerire che molto probabilmente furono depositate sotto il camino poco prima o durante il massacro avvenuto proprio a Glencoe del 1692 per essere custodite. Questa teoria solleva l'ipotesi che chiunque abbia sepolto le monete potrebbe essere stato tra le vittime di quel tragico evento

Un misterioso oggetto emerge dagli scavi della via Appia. Gli archeologi: “E’ un lenòs”. Il significato, la storia

La forma arcuata, le dimensioni e lo spessore dell'argilla esponevano il contenitore a possibili rotture durante la fase di cottura. Per questo l'argilla doveva essere depurata e la vasca modellata doveva essere lasciata in luoghi freschi e lievemente ventilati affinchè l'asciugatura avvenisse lentamente e in modo uniforme, in ogni parte. Dopo l'asciugatura della terra, si passava, dopo giorni e giorni, alla cottura che doveva avvenire senza sbalzi di temperatura