Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Portato alla luce altorilievo romano in un campo agricolo a Mira, tra resti dell’abbazia che si era persa sotto le zolle

Le indagini hanno portato alla scoperta di un'antica chiesa a tre navate, di dimensioni più ridotte rispetto alla basilica medievale, le cui massicce fondazioni sono state realizzate con imponenti blocchi di pietra. Ciò che ha reso questa scoperta ancora più affascinante è stato il ritrovamento di un frammento di stele funeraria di età romana, raffigurante una donna con il capo velato, utilizzato come materiale da costruzione per le stesse strutture di fondazione. Questa straordinaria scoperta suggerisce una connessione tra le ere storiche e offre un prezioso tassello per comprendere meglio l'evoluzione del sito nel corso dei secoli.

Scavi nella tomba della regina. Scoperti ora centinaia di contenitori chiusi che conservano resti di vino di 5000 anni fa. Trovati anche semi d’uva integri

La tomba della regina Maret Neth è stata costruita con mattoni grezzi, argilla e tavole di legno. Nelle adiacenze c'è anche anche un gruppo di 41 tombe riservate agli uomini della sua scorta. I suoi collaboratori venivano progressivamente sepolti qui, ricomponendo, la primaria unità della Corte.

Trovata la tomba di un uomo del V secolo a.C. sepolto a gambe divaricate, con uno scettro, un cavallo, un cagnolino e una tartaruga

Un uomo generato dall'aquila o consustanziale al rapace stesso, che, evidentemente è un dio e, al tempo stesso un antenato mitico. Qualcosa che attinge allo stesso sostrato mitico a cui attinse la mitologia greca e romana. L'asta inferiore è dotata di un foro, suggerendo che fosse forse innestata su un tubulo ulteriore

Trovata durante nuovi scavi la scultura monumentale di un uomo che brandisce il proprio membro. Il santuario ha 12mila anni. Scoperta anche la statua di un rapace

Parte del torace risulta scolpito con un incisiva evidenza delle costole. Un uomo che entra nell'oltretomba, mostrando la propria virilità per intimorire i mostri che egli potrà incontrare? La raffigurazione di un uomo che brandisce il proprio membro tra belve è presente in altri altorilievi preistorici

Un guerriero merovingio emerge dallo scavo con spada, daga, scudo, coltello e lancia. La tomba è del VII secolo

I Merovingi (dal nome di Meroveo, leggendario capostipite della famiglia) furono la prima dinastia dei Franchi. Successivamente, a causa di quella che appare come una sorta di congiura palatina – svolta con il pieno appoggio del Papa – il potere passò al padre di Carlo Magno, Pipino il breve. Lo scheletro, trovato durante i recentissimi scavi, apparterrebbe – secondo una valutazione stilistico-tipologica delle armi – a un uomo che sarebbe vissuto più di cent’anni prima di Carlo Magno, attorno al VII secolo. Ma valutazioni temporali sono in corso.

Una passeggiata nel bosco, la terra smossa dai cinghiali. Ed ecco cosa trovano: vaso con 5mila monete medievali

"Dopo un lungo periodo in cui non sono uscito a rilevare per mancanza di tempo ho deciso, nei giorni scorsi, di svagarmi un po' con due amici. Così siamo partiti in auto per una normale giornata di relax e allo stesso tempo avventura nella foresta. Per la verità mi aspettavo che l'avventura si rilevasse per un eccesso di insetti molesti, in questa stagione. Le piogge e il caldo hanno moltiplicato questi fastidiosi compagni di strada".

Che successe nel mare di Jesolo? Archeologi e sub studiano misteriosi relitti di navi da guerra dell’Ottocento. Spade ed eleganti servizi da tavola

Sono stati presentati i risultati preliminari di un’indagine archeologica subacquea condotta su un relitto giacente vicino alla costa del Mort e finanziata dal Comune di Jesolo. Gli archeologi e i tecnici subacquei, diretti dal dott. Alessandro Asta, funzionario archeologo della Soprintendenza area metropolitana Venezia e province Belluno Padova Treviso, hanno ispezionato i resti del naufragio, appartenente verosimilmente ad una nave militare della seconda metà del XIX secolo.

Splendidi vasi di vetro gallo-romani portati alla luce durante gli scavi in una piccola necropoli. Fuoco e rito nella cultura dell’epoca

La cremazione stessa avveniva insieme al letto funebre su cui il corpo del defunto era stato trasportato. I resti combusti risultanti venivano raccolti in urne cinerarie di varie forme e materiali, spaziando dai più semplici contenitori di terracotta fino ai pregevoli esemplari di vetro o di marmo decorati a rilievo, a testimonianza della varietà di pratiche funerarie e delle tradizioni culturali all'interno della società romana. Era uso unire alle ceneri, nell'urna, il dito o la falange asportasti e sepolti in precedenza

Davide Mello, il potere spirituale delle ombre. Luci e piccole lamiere sagomate proiettano un pantheon sui muri antichi. A Brescia

Gli Dei, le ombre, il potere spirituale, l'eco della caverna di Platone, i romanzi noir, le creature spettrali, ma anche le rivelazioni di teatrini d'infanzia. Mello evoca in proiezione. E la verità multiforme, in un mondo al contrario - quello della notte -, si dispiega nel luogo in cui transitano entità immateriali ma presenti ed agenti. Mello esplora la non-materia