Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Tomba affrescata di un guerriero del IV secolo a.C trovata ora in Campania. Il defunto indossava una coroncina d’oro

"L'architettura della tomba, in blocchi di travertino e con copertura a doppio spiovente, è di particolare rilievo. Alla tomba si accedeva attraverso una scalinata ripida realizzata nel banco di travertino. - spiegano gli archeologi - La parete di fondo reca una scena raffigurante il ritorno del guerriero, inserita armonicamente tra i partiti decorativi. Sulle pareti laterali sono presenti festoni e melagrane. Eccezionalmente dipinta anche la porta di accesso alla tomba".

Santuario con calendario solare di 4mila anni fa. Il Comune: “Non venite a cercarlo. E’ stato coperto”

"Una parte importante del santuario - spiegano gli archeologi - era costituita da tre colline-necropoli, la più grande delle quali era anche utilizzata come un calendario solare. Intorno a questa collina c'era un fossato poco profondo con diversi passaggi. Certi giorni il sole splendeva proprio attraverso questi passaggi sulla collina. I giorni principali in cui ciò è accaduto sono il 21 giugno, il giorno più lungo dell'anno, e il 21 dicembre, il giorno più corto dell'anno.

Creatività Déco. 132 opere della manifattura Lenci donate dalla famiglia Ferrero ai Musei reali di Torino. La mostra

La manifattura Lenci appartiene alla cultura della Torino tra le due guerre e a quel decennio cruciale in cui lo sviluppo della fabbrica fordista si confronta con la città della merceologia di lusso, della moda e dell’arredamento d’avanguardia, in una fase di grande vitalità e di tensione civile, con radicali mutamenti urbanistici e il sorgere di nuove vocazioni, dall’editoria, al cinema, alla moda, alle telecomunicazioni

Scavo archeologico. Calici di ferro e buccheri etruschi scoperti nella necropoli del Crocifisso del Tufo di Orvieto

Nuove testimonianze del passato emergono dalla Necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo di Orvieto. Lo ha comunicato, in queste ore l'ente municipale. I reperti, circa una dozzina tra buccheri e pezzi di antichi calici in ferro, sono stati rinvenuti nel corso dei lavori di restauro di una tomba nell’area sud ovest della Necropoli, oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione promosso dal Comune di Orvieto in sinergia con la Direzione regionale Musei dell’Umbria e la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Umbria. I resti risalenti al 500 a.C. circa sarebbero ciò che rimane del pesante saccheggio che l’area in questione della Necropoli ha subito all’inizio del 1800

San Casciano dei Bagni, presentate le placche poliviscerali trovate durante lo scavo nel tempio di cura etrusco-romano

Per quanto riguarda la datazione, si possono collocare entrambi i reperti tra il Il e gli inizi del I secolo a.C. Il secondo poliviscerale, agli inizi del I secolo d.C. sarebbe poi stato risemantizzato nella nuova realizzazione in pastiche e dedicato a Fortuna. In questo caso è possibile sottolineare la straordinarietà di un ex voto metallico che viene votato una seconda volta in una nuova realizzazione formale

Scavi nel forte romano. Riportate alla luce due punte di lancia. Una fonte inesauribile di reperti

Vindolanda era un forte realizzato per accogliere truppe ausiliarie. Esso venne costruito dai Romani in Britannia per ordine di Gneo Giulio Agricola nel 79 dopo la conquista della Britannia del nord e ubicato a circa due chilometri dalla parte meglio conservata del Vallo di Adriano, in Northumbria. La struttura militare venne ricostruita più volte. Essa era un nodo di rilievo perchè serviva a vigilare sulla strada tra Tyne al Solway Firth. Da questo forte provengono delle tavolette scritte in antico corsivo romano da cui emergono molti interessanti dettagli sulla vita delle guarnigioni delle zone di frontiera. Gli scavi archeologici in questo sito iniziarono negli anni trenta del XX secolo

Dalla Valcamonica all’Irlanda, il culto della luna-sole. I gioielli degli Dei e i simboli di 4500 anni fa in mostra

Tra il 2500 e il 1800 a.C. (tarda età del Rame e inizio dell’età del Bronzo) il continente europeo è teatro di importanti trasformazioni, conquiste tecnologiche e cambiamenti sociali ed economici. Il tutto è accaduto “sotto lo stesso sole”, in una Europa che assisteva alle prime prove di reti commerciali e culturali e di linguaggi iconografici comuni. Con le merci e le persone si muovevano le idee, le invenzioni e le culture. Si creano codici comuni, iconografie condivise, patrimoni di immagini che permettono di comunicare tra territori distanti

La grazia e l’anima. I ritratti ottocenteschi plasmati da Pietro Tenerani riletti fotograficamente da Luigi Spina

Un percorso tra scultura e fotografia nelle sale di Palazzo Braschi che, oltre a contribuire alla valorizzazione di uno dei più rilevanti nuclei del Museo di Roma, offrirà anche uno spaccato della società romana di metà Ottocento – tra nobili, intellettuali, artisti e religiosi, italiani e stranieri – della quale Pietro Tenerani fu esponente di primissimo piano