Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

44enne in spiaggia con il figlio trova in Puglia una moneta d’oro bizantina. Lo Stato gli riconosce un premio del 25%

Probabilmente le piogge e i temporali violenti hanno contribuito a portare in superficie il reperto. Il pugliese ha documentato il recupero e il luogo del ritrovamento. Si è poi recato alla più vicina stazione dei Carabinieri per presentare denuncia relativa all'eccezionale rinvenimento

Trovata in una grotta del Lazio una misteriosa statuetta di 7000 anni fa. Chi rappresentava?

L'oggetto è riemerso durante gli scavi che la Sapienza sta conducendo a Poggio Nativo, in Sabina. Il reperto, di argilla, risale a un periodo, il Neolitico, in cui la penisola era abitata dalle prime comunità agricole. Oggetti di questo tipo sono molto rari in Italia e pressoché assenti nelle regioni del versante tirrenico

Pompei, gli altri due scheletri. Il direttore del Parco spiega cosa accadde a questi due uomini

Non fu solo l’eruzione a causare la morte degli abitanti dell’area, ma anche un terremoto concomitante. E accanto a questo il collasso dei tetti, crolli che provocarono morte. A qualche ora dal ritrovamento degli scheletri di due uomini di circa 50 anni presso la Casa dei Casti amanti di Pompei, il direttore del Parco parla, in questo breve video della nuova scoperta, leggendola alla luce del divenire tragico di quelle due giornate dell'autunno del 79 d. C.

Sopralluogo in un campo. Si imbattono in quattro vasi canopi usati per la mummificazione

Un set ben conservato di quattro contenitori canopici di calcite con tappi di calcare è stato accidentalmente scoperto nell'area di un sito archeologico di Ehnasya el-Medina, in Egitto. I vasi canopi, o canopici erano usati nell'Antico Egitto per conservare le viscere estratte dal cadavere durante la mummificazione e rappresentavano una caratteristica costante funebre egizia.

Tra le zolle di un campo agricolo trova una moneta d’oro del Trecento. Il significato delle figure e delle iscrizioni

La moneta pesa 2,92 grammi e ha un diametro di 24,1 millimetri. Sotto il profilo semantico l'oggetto, attraverso le parti alfabetiche e quelle iconografiche rappresenta la potenza del Re, scelto da Dio, e il suo timor di Dio, quasi che il sovrano riconoscesse che la sua azione politico-militare potrebbe non inserirsi nel dettato biblico. La croce gigliata, al di là delle ricorrenze araldiche, risulta come una sorta di omaggio compensativo al Signore stesso

Due scheletri del ’79 d. C. trovati ora sotto un muro a Pompei, nella Casa dei Casti amanti

Si trattava probabilmente di due individui di sesso maschile di almeno 55 anni. Durante la rimozione delle vertebre cervicali e del cranio di uno dei due scheletri, sono emerse tracce di materiale organico, verosimilmente un involto di stoffa. All’interno sono state trovate, oltre a cinque elementi in pasta vitrea identificabili come vaghi di collana, sei monete. Due denari in argento: un denario repubblicano, databile alla metà del II sec. a.C., e un altro denario, più recente, da riferire alle produzioni di Vespasiano. Le restanti monete in bronzo (due sesterzi, un asse e un quadrante), erano anch’esse coniate durante il principato di Vespasiano e pertanto di recente conio.