Originariamente gli specchi di bronzo funzionavano grazie a una finissima lucidatura della superficie, che consentiva di ottenere immagini riflesse di altissima definizione e qualità, seppur virate in un colore dorato
"Siamo a Cannaregio, in Fondamenta di Ca' Vendramin e l'assistenza archeologica prescritta nell'ambito di una ristrutturazione dell'edificio ha permesso di mettere in luce strutture molto particolari - dice la Soprintendenza -
Probabilmente le piogge e i temporali violenti hanno contribuito a portare in superficie il reperto. Il pugliese ha documentato il recupero e il luogo del ritrovamento. Si è poi recato alla più vicina stazione dei Carabinieri per presentare denuncia relativa all'eccezionale rinvenimento
L'oggetto è riemerso durante gli scavi che la Sapienza sta conducendo a Poggio Nativo, in Sabina. Il reperto, di argilla, risale a un periodo, il Neolitico, in cui la penisola era abitata dalle prime comunità agricole. Oggetti di questo tipo sono molto rari in Italia e pressoché assenti nelle regioni del versante tirrenico
Non fu solo l’eruzione a causare la morte degli abitanti dell’area, ma anche un terremoto concomitante. E accanto a questo il collasso dei tetti, crolli che provocarono morte. A qualche ora dal ritrovamento degli scheletri di due uomini di circa 50 anni presso la Casa dei Casti amanti di Pompei, il direttore del Parco parla, in questo breve video della nuova scoperta, leggendola alla luce del divenire tragico di quelle due giornate dell'autunno del 79 d. C.
Un set ben conservato di quattro contenitori canopici di calcite con tappi di calcare è stato accidentalmente scoperto nell'area di un sito archeologico di Ehnasya el-Medina, in Egitto. I vasi canopi, o canopici erano usati nell'Antico Egitto per conservare le viscere estratte dal cadavere durante la mummificazione e rappresentavano una caratteristica costante funebre egizia.
La moneta pesa 2,92 grammi e ha un diametro di 24,1 millimetri. Sotto il profilo semantico l'oggetto, attraverso le parti alfabetiche e quelle iconografiche rappresenta la potenza del Re, scelto da Dio, e il suo timor di Dio, quasi che il sovrano riconoscesse che la sua azione politico-militare potrebbe non inserirsi nel dettato biblico. La croce gigliata, al di là delle ricorrenze araldiche, risulta come una sorta di omaggio compensativo al Signore stesso
Si trattava probabilmente di due individui di sesso maschile di almeno 55 anni. Durante la rimozione delle vertebre cervicali e del cranio di uno dei due scheletri, sono emerse tracce di materiale organico, verosimilmente un involto di stoffa. All’interno sono state trovate, oltre a cinque elementi in pasta vitrea identificabili come vaghi di collana, sei monete. Due denari in argento: un denario repubblicano, databile alla metà del II sec. a.C., e un altro denario, più recente, da riferire alle produzioni di Vespasiano. Le restanti monete in bronzo (due sesterzi, un asse e un quadrante), erano anch’esse coniate durante il principato di Vespasiano e pertanto di recente conio.
Questi pezzi raffinati sono caratteristici di grandi edifici pubblici su larga scala. Anche nella Cesarea romana, tali elementi architettonici erano fatti di pietra locale ricoperta di gesso bianco per apparire come marmo. Qui si parla di marmo autentico.
Un tratto del basolato romano è perfettamente integro, a lato della strada attuale. Comune e Soprintendenza intendono valorizzare queste vestigia, contemperando le esigenze del traffico con la valorizzazione archeologica