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Stile Arte

Wesselmann, dolcissimi rigori

Gli influssi dell’arte europea, nella sapiente fusione tra le sinuosità di Matisse e le strutture di Mondrian. La lezione di De Kooning. Le tensioni verso l’astrazione. Il maestro americano si racconta a Stile. E a sorpresa rifiuta l’etichetta di artista pop: “Un’invenzione dei critici”

Il rosso e il bianco

“Non c’è due senza tre” sentenzia, sorridendo, Gualtiero Marchesi. Parla di mozzarelle: e parla insieme di Forma e di Essenza, e della complementarità dei due elementi.

Miracolo Sistina

Una mostra a Rimini promossa dal Meeting per l’amicizia tra i popoli e dai Musei Vaticani indaga ai raggi X il ciclo michelangiolesco, anche alla luce dei nuovi studi che ne hanno accompagnato il discusso restauro

Forti e chiari

In contrasto con “Novecento”, il movimento chiarista sostituì il predominio dei valori volumetrici con la fusione nella forma della luce e del colore, passando dall’imperante concezione classicista ad una linea di tendenza inevitabilmente neo-romantica

Frammenti nello spazio

Si conclude in questo numero la “trilogia” che Gualtiero Marchesi ha voluto dedicare al genio di Kazimir Malevich. Dopo il “Quadrato nero su fondo bianco” ed il “Quadrato bianco su fondo bianco” - opere chiave dell’itinerario dell’artista russo - Marchesi eleva il suo inno alle più elevate e tipiche strutture compositive suprematiste. Uno dei piatti classici marchesiani, la costoletta alla milanese, è riproposto nella versione più “disarticolata” e frammentata: il vitello - tagliato alto, impanato e fritto nel burro - viene ridotto a dadini, così da permetterne la cottura su una superficie complessiva più ampia, con conseguente minore dispersione dei succhi e maggiore croccantezza.

Dada e' tratto

Nel cuore del Dadaismo: una mostra a Venezia ricostruisce il big bang dell’avanguardia come rifondazione del mondo. I contrasti con il Futurismo e la forza di un movimento che rese grevi le notti di Lenin

Fattori inedito

Andrea Baboni presenta su Stile una serie di disegni del maestro livornese mai pubblicati prima, tra cui un eccezionale studio per "L'assalto alla Madonna della Scoperta", forse la più bella scena di battaglia dipinta nell'800