Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Scavi per le rete elettrica in Sicilia. Ecco cos’è apparso nel terreno. Un’imponente opera romana

L'acquedotto era una massiccia opera idraulica che trasportava l'acqua da sorgenti situate a 8 km dalla città. Esso è stato costruito in opera cementizia con paramento a blocchetti ed è noto per diverse caratteristiche architettoniche, tra cui due vasche di decantazione dell'acqua e una torre esagonale che fungeva da castello di compressione. Un'iscrizione situata sulla torre, con la scritta "Aquae Corneliae ductus P. XX", fornisce importanti informazioni sulla datazione dell'acquedotto, che probabilmente risale alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C.
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Mille brocche medievali e rinascimentali, un sigillo del re e tanti utensili antichi recuperati dal fondo del Pozzo delle meraviglie

La cisterna, che ancora oggi raccoglie l’acqua proveniente dalla falda sotterranea, rappresentava la riserva idrica del convento medievale di San Pietro in Vetere e fu utilizzata anche dopo l’abbandono del complesso ecclesiastico, nel corso dei mercati stagionali che, come ricordano le fonti, si svolgevano accanto alla chiesa nel XV e XVI secolo
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Sotto la pietra del camino di una casa di montagna distrutta nel Seicento trovano un tesoretto di monete d’argento. Chi era il proprietario. Il massacro nella valle

Un dettaglio intrigante è che nessuna delle monete è stata coniata dopo il 1680, il che ha portato gli archeologi a suggerire che molto probabilmente furono depositate sotto il camino poco prima o durante il massacro avvenuto proprio a Glencoe del 1692 per essere custodite. Questa teoria solleva l'ipotesi che chiunque abbia sepolto le monete potrebbe essere stato tra le vittime di quel tragico evento
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Un misterioso oggetto emerge dagli scavi della via Appia. Gli archeologi: “E’ un lenòs”. Il significato, la storia

La forma arcuata, le dimensioni e lo spessore dell'argilla esponevano il contenitore a possibili rotture durante la fase di cottura. Per questo l'argilla doveva essere depurata e la vasca modellata doveva essere lasciata in luoghi freschi e lievemente ventilati affinchè l'asciugatura avvenisse lentamente e in modo uniforme, in ogni parte. Dopo l'asciugatura della terra, si passava, dopo giorni e giorni, alla cottura che doveva avvenire senza sbalzi di temperatura
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Scoperto il segreto per ricostruire perfettamente i volti degli antichi vissuti ai tempi dell’Impero romano. Il caso di Cleopatra. Questa è lei

Nel caso dei modelli in "carne ed ossa" ricavati da statue realistiche, l'errore è praticamente nullo poiché nella quasi totalità dei casi artisti ed artigiani partivano da un calco del volto dell'effigiato, per giungere al massimo realismo.
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Trovano in una tomba di 1800 anni fa uno splendido lacrimatoio romano. A cosa serviva esattamente. Storia ed equivoci

Questi lacrimatoi, o vasi lacrimali, erano ampolle realizzate in vetro o materiali preziosi come l'argento o l'alabastro, contenenti unguenti o profumi, noti in latino come "unguentarium"
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Si calano nel fondo del pozzo e scoprono tombe egizie e decine di splendidi sarcofagi. Mummie intatte. Le foto

La Missione Archeologia Egiziana, che ha iniziato a scavare a Sakara nel 2018, ha compiuto qui, tra quest'anno e gli anni precedenti, la scoperta di centinaia di sarcofagi dipinti contenenti mummie in buono stato di conservazione - che ospitano i corpi di statisti e sacerdoti della 26a dinastia -, un enorme deposito di statue in bronzo, cosmetici e un gran numero di mummie animali, tra le quali quelle di rane, gatti neri, di cuccioli di cani e gatti
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La scoperta. 15 mila anni fa i nostri antenati europei erano cannibali. Mangiavano ritualmente i defunti. I crani sbocconcellati, le ossa lavorate

La dottoressa Silvia Bello, esperta di evoluzione del comportamento umano presso il Centre for Human Evolution Research del Natural History Museum di Londra, afferma: "Invece di seppellire i morti, queste persone li mangiavano. Interpretiamo le prove secondo cui il cannibalismo è stato praticato in più occasioni nell'Europa nord-occidentale in un breve periodo di tempo, poiché questa pratica faceva parte di un comportamento funerario diffuso tra i gruppi magdaleniani."
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Lavori alla rete idrica. A Giugliano scoperta tomba romana intatta con splendidi affreschi. Il significato dei dipinti. Corredo integro

Durante gli scavi condotti a una profondità di circa 4/5 metri, è stato rivelato un muro di chiara fattura romana, caratterizzato dallo stile opus reticulatum. Questo elemento architettonico ha rivelato l'ingresso a quello che sembrerebbe un "arcosolium," una caratteristica comune nelle catacombe napoletane, che si distingue per la sua volta arcuata.
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Scavano tra i resti di un teatro romano. Vedono una testa di marmo. Trovano un ritratto mitico di Alessandro Magno, scolpito nel II secolo d. C.

Tra gli altri ritrovamenti spiccano statue di Medusa, maschere e figure grottesche, con un'età stimata di 2.000 anni, trovate nella sezione scenica del Teatro Antico. Questi reperti offrono un affascinante sguardo nel passato - soprattutto al periodo romano, quando la città letteralmente fiorì - fornendo preziose informazioni sulla cultura e l'arte dell'epoca
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