Monet trascorse l'estate del 1867 con la sua famiglia a Sainte-Adresse, una località balneare vicino a Le Havre. Fu lì che mise in posa il padre - l'uomo seduto, che indossa un cappello Panama - e altri parenti. Da notare un altro particolare. L'artista dipinse la scena, restando su una terrazza anteriore dell'albergo. In questo mutamento del punto di vista - contro la centralità prospettica della tradizione occidentale - reso omaggio alla pittura giapponese, in quegli anni in grande auge. Anche se un quadro non ancora totalmente impressionista, Monet lo espose alla quarta mostra impressionista del 1879 come Jardin à Sainte-Adresse
Leggi tutto Claude Monet: cosa c'è di strano in questo quadro splendido del maestro francese?Elena Pontiggia: "Ha avuto il suo periodo culminante fra il 1932 e il 1934, ma si è esteso poi lungo tutto il decennio, e anche oltre, trovando un punto di aggregazione, dopo la morte di Persico (scomparso prematuramente nel 1936), intorno alla Galleria Annunciata, sempre a Milano. In sintesi, possiamo dire che il Chiarismo era una pittura dai toni chiari e luminosi, senza chiaroscuro, in cui al predominio dei valori volumetrici, su cui si era fondato il Novecento Italiano, si sostituiva il predominio del colore, la fusione della luce e del colore nella forma"
Leggi tutto Cos’è il Chiarismo – Il clima anti-volume che fece volare la formaOra ci soffermiamo sulla preparazione della tela per un paesaggio e, al tempo stesso, su un bozzetto che, per quanto scarno può essere considerato un'opera finita. La pittura in fondo muta nella misura in cui l'artista decide di fermarsi. Fermare il lavoro. Lasciare che finisca di asciugare e che decanti nella nostra mente è indispensabile per ottenere opere interessanti, per meditare attorno a ciò che abbiamo prodotto e decidere se procedere con i colori, in altre sedute, o se bloccare l'immagine a quel punto
Leggi tutto Dipingere un paesaggio – Come preparare il fondo, quando fermarsiBerthe Morisot, qui nel 1880, utilizza un medium lievissimo, come l'acquerello, rarissimamente usato nell'ambito impressionista, per giungere a un esito grafico di massima leggerezza e rarefazione della materia. Il dipinto ottenuto è certamente frutto di un confronto avviato dalla grande pittrice francese con i dipinti dei colleghi giapponesi, a ulteriore rimostrazione di quanto fu stretto il legame tra la pittura dell'estremo oriente e quella parigina, durante l'Ottocento e nei primi anni del Novecento. Ciò che è è interessante è l'effetto anti materico ottenuto e la mancanza di differenziazioni tra aree lunimonse, come avviene, invece,cnormalmente, nei quadri impressionisti
Leggi tutto Il peso della neve nella pittura dell'Ottocento, tra Manet e Morisot"The Floating Piers," è il primo progetto ideato dopo la morte di Jeanne-Claude, inseparabile collega e compagna nella vita. Il pubblico sarà in grado di camminare per quasi due miglia sull'acqua, in cima a 200.000 flottanti, scintillanti di un color giallo dalia ottenuto con un tessuto di nylon a trama fitta. "Si sentiranno il movimento dell'acqua sotto i piedi" ha detto Christo. "Sarà molto eccitante; un po 'come camminare su un letto ad acqua." "Sarete in grado di camminare per tutta la zona", ha spiegato Christo. L'opera sarà anche visibile dalle montagne circostanti
Leggi tutto Christo, ecco come potremo camminare sulle acque del lago d'IseoTra i migliori dipinti dedicati ai paesaggi tra autunno e in inverno, troviamo il Bosco di betulle dipinto da Gustav Klimt. L'artista viennese sceglie un fotogramma ravvicinato che crea una tessitura verticale senza margini. Le linee pressochè rette e parallele delle betulle si traducono nell'ordito grigio-blu di un pannello altamente decorativo. Ogni elemento del bosco non sfugge a quel senso di ordine che presiede sempre le opere dell'artista viennese. Ciò che risulta molto interessante, sotto il profilo tecnico, è la modulazione del colore del sottobosco che assume un tono dorato fino a diventare oro, in alcuni punti. Il contenimento del fenomeno luminoso differenzia Klimt dagli impressionisti. Le vibrazioni sono ridotte e diffuse con regolarità e occhieggiano simmetricamente dall'opera con riflessi aurei
Leggi tutto Il bosco d’autunno-inverno. Ecco tutti i segreti tecnici di Klimt. Gli ingrandimentiTurner dipinge qui con l’acquerello su carta. Era la sua tecnica preferita, all’aperto, per raccogliere soggetti paesaggistici dal vero. L’acquerello non richiede dotazioni ingombranti. Il foglio misura 17,8 x26 . La base è cioè poco più lunga di una spanna. L’artista afferra l’istante e costituisce un importante precedente per gli Impressionisti. L’opera è caratterizzata tecnicamente dall’uso di un pennello medio- grosso e piatto , che imprime pennellate direzionali, non lineari. Ben visibili le tracce delle setole
Leggi tutto Dipingere un temporale sul mare come Turner. Ecco l'anatomia tecnica di un suo dipintoOsserviamo la craquelure o cretto - cioè le piccole crepe nel colore - , che appare molto evidente, e accanto, la macchia grigio-azzurra, che rappresenta i lembi di cielo che appaiono tra le fronde. Il pittore crea prima il blocco scuro dell'albero, uilizzando il nero-blu, al quale sovrappone un verde seguito da chiazze di marrone. poi attende che il colore si asciughi un poco, per evitare che si sporchi, e sfonda questa oscurità con colore quasi secco. Poichè i tratti di cielo che appaiono nella chioma delle piante, sono resi irregolari dal reticolo di rami, foglie e rametti, Corot intinge un pennello piatto su residuo di grigio-azzurro che sta asciugando sulla tavolozza. Nel raccogliere questo colore pone il pennello perpendicolare alla tavolozza, poi schiaccia le setole sulla tela, creando i tratti irregolari del cielo che appaiono tra le fronde
Leggi tutto Come si dipinge il cielo che si vede tra gli alberi. La lezione di CorotSpecie durante le notti d'estate, al mare o in montagna, mentre magari scrutiamo gli spazi superiori alla ricerca di qualche stella cadente che screzi il cielo e le nostre speranze, siamo presi dal desiderio di fotografare quell'immensità pulsante o di trasfonderla in un nostro dipinto. Niente, all'apparenza, di più difficile.Molto spesso le fotografie non dicono nulla oppure rivelano particolari astronomici che il nostro occhio non vede. No. Noi vogliamo la notte stellata con quel rapporto di calore tra l'osservatore e la freddezza salina che sta nel cielo. Solo la pittura o la fotografia ritoccata possono darci quella sensazione.
Leggi tutto Come si dipinge o si disegna lo splendore del cielo stellatoNell'ambito della pittura di realtà, il cielo costituisce sempre un bel problema perché i neofiti sono abituati ad applicare le conseguenze di luoghi comuni. E cioè che il cielo è azzurro. Ciò non è completamente vero. La parte più alta dell'atmsofera è blu e il colore poi diviene, scendendo, sempre meno cupo, passando sì, ad un tratto dall'azzurro, fino a diventare biancastro, con un tocco di rosa e di azzurro, nella parte inferiore dell'atmosfera.In questi tutorial osserveremo come risolvere facilmente un nodo della pittura di verità. Interessante è l'uso di un pennello molto ampio per ottenere gradevoli sfumature nella scala digradante del blu.
Leggi tutto Come dipingere il cielo con effetti realistici: colori, tempesta, nubi, luce notturna