La rappresentazione di Diana è molto spesso servita, a livello simbolico, a raffigurare la purezza sessuale delle monache, come accade nella stanza della Badessa, a Parma. La luna, insomma, come canterà Maria Callas, e' una casta diva, una casta dea che non potrà mai conoscere l'abbandono erotico Numerose sono le versioni del mito greco. Ma ciò che a noi interessa è il significato allegorico di questi dipinti, chiamati a rappresentare amori impossibili, alimentati nonostante la distanza. Secondo una delle versioni più note - e semplici - del mito di Endimione, fu la sua bellezza ad attrarre Selene, la dea della luna, che si innamorò di lui. Per poterlo vedere per sempre gli diede il sonno e la giovinezza eterni
Il lancio del bouquet, dietro di sè, si collega ad antiche tradizioni, delle quali si è perso il senso, ma che si collegano, in continuità ai rituali di fecondità nuziale, originati dall'episodio di Deucalione e Pirra. Raffaello, nel 1506, dipinse su committenza i ritratti dei coniugi Agnolo Doni e Maddalena Strozzi. Due oli su tavola che raffigurano i due nobili sposi a mezzo busto, di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso l'osservatore, mentre la calma e le tonalità fredde del paesaggio sullo sfondo delineano un paesaggio collinare in una giornata di cielo sereno
Ciò che è straordinariamente importante per la pittura italiana di matrice lombardo-veneta è il riconoscimento universale dato a un artista fuori-linea, rispetto alle certezze rinascimentali, che seppe vedere ciò che gli altri non capivano e che sarebbe invece emerso secoli dopo, con un'unità sistemica: il mondo sommerso che sta dietro all'io. Solitario, anti-conformista, malinconico, religioso ma a proprio modo, conoscitore dell'alchimia. Errabondo, introverso, perseguitato anche dai propri più celebri colleghi.
Gli studi di Enrico Maria Dal Pozzolo confluiti nella mostra del Prado
Due donne nude nei pressi di una città in fiamme ci portano alla guerra che nasce dall’amore. L’incisione di Raimondi venne certamente tratta dall’Eneide e rappresenta una visione onirica nella quale il tempo si contrae e si concentra
Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti, come Jacques Prévert col quale condivise, fino alla sua morte, un’amicizia fraterna e qui presente con uno scatto -Prévert au guéridon- che lo ritrae seduto al tavolino di un bar con il suo fedele cane e l’ancor più fedele sigaretta. L'appuntamento espositivo di Lecco
UN QUADRO IN 30 RIGHE - Incredibile ma vero. Caspar David Friedrich è stato anche felice. Per una breve stagione, il più melanconico dei pittori ha assaggiato una parvenza di beatitudine.
Poche settimane prima di morire in seguito a una caduta da cavallo, il futuristissimo Umberto Boccioni conosce una nobildonna trascurata dal marito, annoiata, persa negli entusiasmi fievoli da little gardener tra le essenze della sua personale isola lacustre, e inopinatamente vacilla nelle fedi che credeva incrollabili. Nell’arte, nella vita.
Mentre con i decenni l'atteggiamento si è uniformato, a livello mondiale, nel XX secolo esisteva una specificità del latin lover, l'amante latino. Un modo diverso di porsi; una capacità di utilizzare sguardi, fiori, attenzioni, parole, galanterie, attenzioni in grado di sedurre soprattutto le donne nordiche, meno abituate, dai propri compagni, a queste gioiose e divertenti ritualità. Picasso fu uno straordinario latin lover. In genere il maschio latino amava utilizzare questi approcci teatrali di romanticismo barocco perchè riteneva di poter raggiungere con efficacia e rapidità il proprio fine, che, nella maggior parte dei casi, era finalizzato a una rapida e concreta consumazione del rapporto. La vita sentimentale di Picasso fu turbinosa, anche se possono essere posti in luce, quantomeno all'inizio, ricerche di forti corrispondenze sentimentali. Picasso non era soltanto, come si ritiene, un robusto consumatore di sesso
La Kauffman ritrasse teste coronate, fu ammirata da Canova e sposò l’artista Zucchi perché il matrimonio era necessario. E quando Goethe apparve nella sua vita fu un’irreparabile tempesta di delizia e tormento che lentamente la portò alla tomba, onorata come una regina della pittura
Fu a causa dell'amicizia stretta con il giovane compagno di avventure - entrambi erano diciannovenni - o l'ossessivo tornare sui particolari di quella fine tragica, che l'avrebbe portato in pieno "periodo blu", nascondeva anche un senso di colpa nella vicenda? Pablo era tormentato dalla morte dalla quale era stato sfiorato? Pensava di non aver fatto abbastanza per quell'amico fragile e sensibile? O nell'esuberanza sessuale che lo caratterizzava e che ardeva, allora, potenziata dal fuoco dei vent'anni, aveva, senza averlo voluto, frantumato i tabù posti alla base dell'amicizia?