Per quanto è possibile sapere, la primogenitura della produzione di diorami spetterebbe a Paolo Savi che li produsse nella prima metà del XIX secolo a fini di didattica scientifica. Le sue opere sono conservate al Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci, in provincia di Pisa. Ma l'inventore più noto e accertato fu Louis Daguerre che costruì i primi diorami moderni nel 1822-27, avvalendosi del pittore Hippolyte Sebron per gli sfondi e le ambientazioni sceniche
Su superfici non eccessivamente ampie, si rivelano duttili, malleabili, comodi, specie per chi non ha un atelier o ha necessità di minimi ingombri, di pulizia e di rapida rimozione dei materiali. Il legante dei pastelli, pur in minima parte, è oleoso. Sicché l'effetto finale del prodotto è simile a un dipinto ad olio pur con con una sorta di patina di velluto, che ricorda, anche se vagamente, l'encausto.
"Quali sono i colori ad olio migliori in circolazione? Quali si adattano meglio al mio livello di pittura?" Ce lo avete chiesto in moltissimi, neofiti e non. Ecco i consigli di Stile arte. Ecco dove acquistarli.
Al di là dell'utilizzo dei prodotti in commercio, vernici finali che spezzano l'unità del film pittorico, che devono essere poi cosparse di colore scuro che mascheri il cretto troppo profondo, i falsari utilizzano metodi più sofisticati, utilizzando pigmenti e olio di lino anzichè i colori dei tubetti. Aggiungono minori quantità di olio di lino e aumentano i solventi che, una volta evaporati, creeranno le crepe. I quadri vengono passati al forno e messi in freezer più volte di seguito affinchè siano create in poche settimane, in modo concentrato le escursioni termiche che avvengono normalmente in molto tempo.
Su superfici non eccessivamente ampie, si rivelano duttili, malleabili, comodi, specie per chi non ha un atelier o ha necessità di minimi ingombri, di pulizia e di rapida rimozione dei materiali. Il legante dei pastelli, pur in minima parte, è oleoso. Sicché l'effetto finale del prodotto è simile a un dipinto ad olio pur con con una sorta di patina di velluto, che ricorda, anche se vagamente, l'encausto.
Ora ci soffermiamo sulla preparazione della tela per un paesaggio e, al tempo stesso, su un bozzetto che, per quanto scarno può essere considerato un'opera finita. La pittura in fondo muta nella misura in cui l'artista decide di fermarsi. Fermare il lavoro. Lasciare che finisca di asciugare e che decanti nella nostra mente è indispensabile per ottenere opere interessanti, per meditare attorno a ciò che abbiamo prodotto e decidere se procedere con i colori, in altre sedute, o se bloccare l'immagine a quel punto
a pittura en plein air costituisce un'appagante caccia cromatica, in grado di procurare grandi soddisfazioni a chi la pratica. Per quanto oggi il genere del paesaggio non sia più "alla moda" e non incontri il gusto del mercato, l'esperienza dei dipinti dal vero è un banco di prova e una palestra anche per chi sceglie altre tecniche, stili o modalità espressive. Non dobbiamo dimenticare che, in genere, i grandi astrattisti sono stati, precedentemente, pittori figurativi di grandissimo livello
Dipingere con olio o con acrilico l'immagine di un prato - ma anche realizzarla con le matite o con i pastelli a olio o quelli magri - è certamente un compito che può essere sottovalutato, ma che presenta, in realtà, molte difficoltà ai fini di una resa realistica del dipinto. E, per certi aspetti, centrare le vibrazioni del verde e le variazioni tonali può risultare il valore aggiunto al nostro dipinto
I segreti tecnici per realizzare un ritratto assolutamente identico ai lineamenti del soggetto. Dalle modalità di rilevamento delle linee del volto al trasferimento del disegno sulla tela, fino all'uso dei colori. Seguiteci passo dopo passo, diventerete,in poco tempo, ritrattisti perfetti. Come i grandi maestri del passato