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Fai clic. La neve e il ghiaccio, i pattinatori, le trappole per uccelli. Cammina nel quadro di Bruegel. Lente magica

Al cospetto di un dipingo fiammingo, un paesaggio - intendiamo - si prova una sorta di desiderio infantile  di essere all'interno del dipinto. Di osservare, ad esempio, cosa stiano facendo le piccole figure. Di vederne i volti. O capire qual è la forma di decorazione di una chiesa o di un una casa. Eccovi accontentati, più sotto con la possibilità di entrare nell'opera, di percorrerlo e di ingrandirlo, fino ad arrivare alla craquelure della tavola. Il Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli è un dipinto a olio su tavola (38x56 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1566 e conservato nel Museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles
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Trova le differenze – Una veduta bresciana di Angelo Inganni (1878) e una foto dello stesso luogo oggi

Le due immagini - la prima: una foto di corso Garibaldi a Brescia, con la Fontana della Pallata e l'inizio di corso Goffredo Mameli ; e la seconda: “La Pallata sotto la neve”, suggestivo dipinto a olio di Angelo Inganni - sono, infatti, sono incredibilmente simili
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Sant’Antonio abate. Perchè il Santo è rappresentato con il fuoco e con un maiale

Con il grasso dei suini si curavano le lesioni di un'ampia gamma di malattie della pelle, che prendevano estensivamente il nome di Fuoco di Sant'Antonio. Le carni di questi animali, allevati dagli Antoniani - monaci che si ispiravano alla regola del grande eremita - rinvigorivano i pazienti, con una dieta più ricca, che contribuiva a una guarigione più rapida
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Baci, storia di un capolavoro anni Venti. Da un Hayez-pop ai messaggi subliminali

Non c'è immagine più sognante e trasognata, più intensa, più legata a un'attività onirica che porta l'amore a diventare denso e peccaminoso, di quella posta sulla scatola originale dei Baci Perugina. Un capolavoro di sentimento e di erotismo, sia a livello di confezione che nella forma proibita del cioccolatino. Per questo i Baci sono un capolavoro assoluto nell'ambito di un'arte inconsapevolmente pop, pre-pop. L'immagine che Federico Seneca (Fano, 1891 – Casnate, 1976), pittore, grafico, pubblicitario e direttore artistico della Perugina negli anni Venti, offrì al pubblico nacque dall'estrapolazione e dalla rielaborazione de Il bacio di Hayez, che venne ridipinto senza pareti, contro un cielo serale, placido, dominato da una pace effusa e da un silenzio profondo
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La Signora degli Anelli di Ercolano. Cosa significano i due anelli? Chi era? Tante risposte nell’articolo

Gli indizi di vita e di morte della Signora degli anelli di Ercolano, una ricca signora quarantenne che morì per una nube incandescente, nel 79 d. C., durante l'eruzione del Vesuvio, mentre attendeva l'imbarco di fuga, non lontano dalla riva. Il calore era così alto che i liquidi del corpo bollirono e a qualcuno dei fuggiaschi esplose letteralmente il cranio a causa dell'ebollizione del cervello. La densità ossea della donna è in grado di raccontarci la dieta ricca che caratterizzava le sue giornate. E gli anelli testimoniano il suo stato civile
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Pierre-Auguste Renoir, qui filmato autentico. Così dipingeva vincendo la malattia che gli torceva le mani

La violenta artrite deformante che colpì Pierre-Auguste Renoir (1841-1919). in tarda età non gli impedì l'esercizio artistico né la realizzazione grandi e importanti dipinti come Le bagnanti, ultimo canto monumentale alla donna, al nudo femminile, al corpo dell'altra metà del cielo dal quale egli coglieva l'inesausta forza della vita
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Benvenuto Cellini: "Cane di un Vasari! Bestiaccia, porco, bestia asinina". Liti e insulti nell’arte

La divergenza di opinioni tra Cellini e l’aretino a proposito del collocamento di un catafalco in onore di Michelangelo Buonarroti sfociò in insulti ed ingiurie da parte dello scultore. E Giorgetto il botolo si vendicò a freddo relegando nelle Vite l’irascibile avversario tra gli artisti “minori”. Il pittore e storico aretino si produsse anche in un altro piccolo capolavoro di cattiveria e di intelligenza. Benvenuto è rappresentato sul fondo, in ultima fila, mentre ci guarda obliquamente con aria irosa e sospettosa.
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Quel Paperone d’un Prassitele: quanto guadagnavano gli artisti dell’antica Roma e della Grecia

Un libro di Maria Letizia Gualandi rivisita l’arte antica in Grecia e a Roma senza trascurarne gli aspetti più “prosaici”, legati all’economia ed al mercato - Pittori e scultori, anche se abili, venivano considerati artigiani - Le firme ed i falsi - Quali erano i redditi, quale lo status sociale d’un artista celebre - Cicerone il collezionista: predicava bene ma razzolava malissimo.
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Un’invenzione botanica portò Monet a coltivare e dipingere ninfee. Perché? Il video

La svolta che Monet impresse alla propria pittura, passando dal paesaggio a campo largo, alla visione ravvicinata di porzioni di natura che preludono alla via dell'informale, fu consentita, oltre alle esigenze del pittore di rinnovare le modalità di rappresentazione dell'istante di luce, dal mercato della botanica che, proprio in quegli anni, si apriva all"invenzione", attraverso incroci tra specie esotiche e la bianca europea, delle ninfee colorate. In precedenza, da noi, questi fiori delle acque stagnanti erano nivei. Ma all'esposizione universale del 1889 Latour-Marliac, un possidente appassionato di giardini, presentò le nuove varietà, che conquistarono il pubblico e che gli valsero il primo premio nella propria categoria
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