L’embrione del paesaggio-autoritratto era dunque nato, ma il nuovo genere maturerà solo vent’anni dopo. Una “Terra Promessa” era stata però individuata, una montagna da scalare in totale solitudine, un percorso artistico che doveva mettere tutto il resto, anche la tradizione, in secondo piano. In altri termini, merleau-pontiniani, una “riduzione” fenomenologica. La fusione perfetta tra i due generi del paesaggio e dell’autoritratto, in presenza della quale non sarà più possibile distinguere tra soggetto e oggetto, tra “carne” dell’uomo e “carne” del mondo, avviene all’inizio del Novecento, precisamente ne “La montaigne Sainte-Victoire vue des Lauves” conservata al Philadelphia Museum of Art
Leggi tutto Figure nascoste. Cézanne nascondeva volti nel paesaggio, come Mantegna? Perchè? Il monte miticoGiulio Aristide Sartorio, freelance ante-litteram, attraverso i suoi quadri rese tangibile e comprensibile l’impatto psicologico e fisico del primo conflitto mondiale. A partire dalle foto, cui assegnava sempre, nella libera trasposizione dei dipinti, un ruolo mitico
Leggi tutto Arte e prima guerra mondiale. Sartorio, battaglie a colpi di pennello tratte dalle fotografie del fronteLa modernità della pittura veneta, con la dissoluzione progressiva dei canoni ancorati alla fissità del disegno e all'ispirazione alla statuaria, costituì per gli impressionisti e per Cézanne un punto di riferimento imprescindibile. Quali erano le affinità tra i francesi della fine del XIX secolo e i veneti del XV? Da un lato l'uso della pittura tonale dall'altro il colorismo, cioè la capacità di giungere a soluzioni espressive finali senza un disegno preparatorio troppo vincolante; dall'altro, ancora, un'osservazione acuta del lato del presente e della realtà.
Leggi tutto Cézanne il veneto. Perchè il maestro francese guardò alla genialità dei coloristi venezianiSalvador Dalì, osservando il quadro in modo ossessivo, rapito da qual momento di silenzio argentato che precede la pienezza della sera e scivolano le ombre sella notte, ne fece un oggetto di ricerca spasmodica. Ad esso dedicò anche un libro " Il tragico mito dell'Angelus di Millet". La radiiografia compiuta dal Louvre nel 1963 avrebbe messo in luce un parallelepipedo compatibile con la forma di un feretro
Leggi tutto Dalì urlò: "Guardate! C’è una piccola bara nascosta nell’Angelus di Millet". Le ricercheEra prevedibile che la perdita del senso del tatto e dell'esercizio di selettività materiale, iniziassero a manifestarsi nell'era del web e delle informazioni immateriali, come una forte carenza antropologica. E proprio mentre è in crescita il recupero, a livello generale, del senso del gusto attraverso una diffusa cultura del cibo - e delle intolleranze indotte -, si assiste a un necessario ritorno alla tangibilità dell'immagine stessa. Al di là del recupero della mode anni Sessanta-Settanta, legato a un ciclico ritorno del tempo, inteso come dimensione della nostalgia - e, in questo caso, a un ripensamento sempre più consumistico della cultura pop - il rientro progressivo delle fotografie con sviluppo istantaneo - che si diffusero, in modo massiccio, proprio in quegli anni - risiede dalla necessità di riportare al tangibile una minuscola parte del virtuale. Concretizzare significa anche stampare su un un supporto durevole e incollare la fotografia a un muro o a un album
Leggi tutto Polaroid e foto istantanee, il grande ritorno. Fotografare e toccare. Le occasioniL'artista ha ricevuto il Premio Finalisti Nocivelli 2017, con questa opera che illustra qui di seguito: "Lo sguardo dolce della donna e la calma tranquillità evocata dal giardino notturno infondono all’opera un senso di pace, risultato non della rassegnazione ma della disponibilità ad accettare le incognite dell’esistenza. “Luce” e’ un’opera di contrasti, pieno-vuoto, nero-bianco, mondo interiore-mondo esteriore, inchiostro-metallo, dicotomie care all’estetica giapponese di cui cerco di farmi messaggero e innovatore, creando un linguaggio artistico moderno attingendo ad un patrimonio tradizionale, quello legato al mondo dell’inchiostro".
Leggi tutto Mitsuyasu Hatakeda, quando la donna-luce ammansisce l'oscurità trasformandola in bellezzaSei appassionato di orologi? Vuoi vedere, costantemente, i Rolex che sono all'asta, in qualsiasi settimana o in qualsiasi mese?. Salva questo articolo perchè fa per te. Se vuoi osservare forme, design, prezzi e performance economiche costituirà per te una bella curiosità, nell'approvazione o nella disapprovazione. Il link sicuro permette di entrare nelle aste Catawiki, quelle che sono dedicate esclusivamente a questo orologio. E, se a qualcuno piace, fare acquisti.
Leggi tutto QUI TUTTI I ROLEX ALL'ASTA ON LINE IN QUESTO MOMENTO – Entra per vedere. Anche stime gratis e possibilità di vendita all'astaCercare di adeguarsi all'originale, risulta, per quanto il mimetismo sia assoluto, una fastidiosa profanazione. E' questo il senso di disagio provocato dal film presentato a Cannes. E da qui nasce il desiderio di tutti noi, veri adoratori di immagini, che sentiamo la necessità di aderire allo splendore primario, quello emanato dalla vera Grace Kelly.
Leggi tutto Che splendore! Ecco il video-icona della vera Grace Kelly I riferimenti all’arte possono quindi richiamare temi e contenuti collegati a determinate opere, oppure evocare parallelismi tra le opere citate e le situazioni narrate nel film; ad esempio, la Pop art costituisce in Arancia meccanica l’esemplificazione dell’asservimento consumistico all’origine delle devianze del protagonista, mentre in Barry Lyndon i “quadri” che il regista mette in scena hanno la funzione di elementi di mediazione fra il presente ed il passato, una macchina del tempo per raggiungere un’epoca distante, e, contestualmente, nella loro lontananza e fissità, alludono all’impossibilità di un approccio vero e profondo con la Storia, di cui è disponibile solo la rappresentazione.
Leggi tutto Kubrick, le scene dei suoi film ispirate ai grandi quadri di Van Gogh, Füssli, Hogarth, Balthus e RinascimentoIl fotografo Amit Bar prosegue nel suo divertissement sul tema del nudo inserito in ambienti suggestivi e panoramici, in video e scatti che uniscono la visione estetica all'ironia. L'origine israeliana dell'artista induce anche a considerare che il nudo abbia anche una funzione politica per proclamare libertà che sono negate dal mondo arabo e che costituiscono, invece, un elemento importante dell'ambiente visivo europeo. Questa volta propone il rapporto tra alberi secolari e la flessuosa modella che appare in tutti i suoi filmati. Un piacere per l'occhio, in tutta leggerezza. Il soggetto prende il set con ironia. E ciò non guasta
Leggi tutto Amit Bar, idillio campestre. Nuovo gioco del nudo nell'ambiente, tra gli alberi secolari