E' questa freschezza d'animo che fa conseguire al Neo-Informale di Borghi una condizione speciale, allo stesso modo dentro e fuori dalla propria epoca: dentro perché assolutamente attuale nell'esprimersi come linguaggio moderno, da uomo del Duemila che non persegue affatto il distacco dorato dal nuovo secolo; fuori perché Borghi sembra dipingere come se fosse un perfetto contemporaneo di Mathieu, Fautrier, Wols, Hartung, dunque di un Informale che conosce il suo momento più significativo oltre cinquant'anni fa, affermando per esso un'identità europea che nel momento stesso in cui fa da integrazione dell'Informale americano”.
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Il centro di cultura dedicato all’infanzia voluto e realizzato dal Comune di Milano insieme a Fondazione MUBA. Inserito in un parco pubblico protetto, il Museo offrirà anche i servizi di bookshop e caffetteria
A Milano l'artista presenta le nuove realizzazioni che uniscono una grande raffinatezza e l'ecologica esposizione delle opere alla degradabilità - Come dire che anche l'opera più leggiadra è esposta ai rischi del decadimento
Nell’autunno del 1881, Pierre-Auguste è in crisi. La scelta impressionista gli va stretta, ormai. Decide così di mettersi in viaggio per il Belpaese. S’innamora della grande tradizione veneziana, degli affreschi di Pompei. Il genio di Raffaello lo manda in estasi. Al ritorno, la sua pittura non sarà più la stessa
Da giovedì 23 gennaio fino al 13 febbraio bozzetti, figurini e costumi del Teatro dell’Opera di Roma in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Praga
Vittorio Sgarbi parla del processo di modernizzazione, avvenuto a Padova attorno al Trecento - Le meraviglie della “Croce stazionale”, “opera purissima di Giotto, splendida esibizione di pathos teatrale in funzione religiosa ” - Alla riscoperta degli altri maestri: Guariento, il “conciliatore” fra tradizione bizantina e novità; Altichiero, il “pre-rinascimentale”, aperto ad un’arte realistica; Giusto, il “pittore d’historia”, abile a trarre vigore dalle contaminazioni contemporanee.
Nell’ambito del programma riguardante l’anno della cultura italiana negli USA, il celebre capolavoro di Piero della Francesca (1411-1492), la “Madonna di Senigallia”, dopo essere stato esposto presso il Museum of Fine Arts di Boston, sarà ospite, dal 13 gennaio sino al 30 marzo 2014, del Metropolitan Museum of Art di New York.