Alimentò un linguaggio visionario che ebbe nella rivoluzione picassiana un primo punto di riferimento, nell'ambito, soprattutto di una libertà espressiva, ancorata sempre ad antichi linguaggi da rinnovare
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Un mondo magico, ricco di colori intensi, dipinto don straordinarie capacità tecniche. John Singer Sargent primeggio certamente per qualità tecniche che sfioravano l'inimitabile. In un periodo, però, in cui la tecnica perdeva valore e cresceva l'importanza della sintesi concettuale e simbolica
"Fondamentale - dice Villeglé a Stile Arte - fu la Biennale de jeunes del 1959, dove esponevano autori molto tradizionali, classici. Qui Heins, Klein, Tinguely ed io facemmo ovviamente scalpore con i nostri manifesti strappati e le nostre ricerche così “anomale”. Fu in questa occasione che Restany, che era allora un giovane critico di ventinove anni, comprese di trovarsi di fronte a qualcosa che aveva un avvenire. Intravide nelle nostre ricerche, sebbene così diverse, un comune denominatore"
Dissolse la forma, partendo da Van Gogh e da Munch, per fare della pittura un atto interpretativo e soggettivo. Per questo fu oggetto della persecuzione di Hitler, che riteneva l'arte un mezzo di comunicazione primario e assoluto, incardinato a un'arte iconica tradizionale. La tenuta della forma - e, anzi, il suo rafforzamento - era, per il dittatore, un elemento centrale dell'atto che plasmava l'anima della nazione nazione
L’artista procede pertanto con modalità grafico illustrative,che gli consentono di rendere più incisivo il modo in cui interpreta la realtà, come epica del quotidiano. Da osservare con attenzione, anche l’immagine de “I funerali di Togliatti”, dipinto che diviene epico, grazie al contrasto tra il bianco-nero delle figure e le bandiere rosse, che assumono un’evidenza tutta da manifesto e, soprattutto, la preponderanza di una linea forte, di matrice disegnativa, in grado di far risaltare i corpi dei politici e della folla.
Per Arturo Martini, nella scultura moderna occorreva ridare valore alla figurazione, ricercando però insieme la semplificazione tipica dell’arte primitiva. A colloquio con Nico Stringa, massimo studioso del maestro italiano
Amico di Picasso e di Braque, Ardengo Soffici portò in Italia l’esperienza cubista. Credette nel Futurismo come occasione per rimettere il nostro Paese al centro dell’arte mondiale. Poi la svolta, nella direzione di un recupero del primato del visibile in pittura. Ma senza nostalgieper i miti del passato
Sotto il profilo artistico, Leonor Carrington crea una sintesi dell'onirismo - con citazioni di Bosch, Paolo Uccello, Ernst, della pittura egizia e romana, di Chagall, di Redon - e riprende certi stilemi di Remedios Varo - suo caro amico - per affrontare quella che appare come un efficace lavoro introspettivo,in un immaginario pullulante di figure simbolicamente eloquenti. Oltre ai dipinti, Leonora Carrington ha lasciato racconti e opere teatrali surrealiste