Il suo lavoro si concentrò sulle emozioni di base, spesso riempendo grandi tele di canapa con pochi colori intensi e solo piccoli dettagli immediatamente comprensibili. Per questo può anche essere considerato precursore dei pittori color field
Nato a Boston nel 1913 da genitori italiani e scomparso a Parma nel 2000, l’artista (Corrado Marcarelli il nome originario) viene annoverato fra quegli intelletti straordinariamente intuitivi che hanno affrancato in modo definitivo la pittura americana dalla supremazia dell’École de Paris e creato una rivoluzionaria tendenza, dinamica, strutturale e gestuale al tempo stesso: l’Action Painting. A lui si deve inoltre l’istituzione del leggendario Ninth Street Show, il primo evento finalizzato a promuovere i nuovi talenti dell’Espressionismo astratto
Lo spettatore si trova risucchiato in un labirintico susseguirsi di stanze accavallate le une sulle altre, costretto a muoversi in continuazione per riuscire a fruire la mostra. Il percorso tra una stanza e l'altra è costellato da una serie di testi prodotti da Pulitzer e Jeff Nagy, una narrazione frammentaria, ibrido tra il romanzo di fantascienza e le chat da online gaming
Bernardelli Curuz era stato chiamato alla direzione artistica di Brescia musei con il fine di fronteggiare una situazione di emergenza che si era creata nel campo delle grandi mostre, dopo l'interruzione dell' "era Goldin" e dei finanziamenti da parte degli sponsor, che erano legati alle attività del critico veneto. Partecipò anche ai lavori di revisione della candidatura di Brescia come città Unesco, ottenendo, accanto agli amministratori e ai colleghi dei musei bresciani, l'ambito riconoscimento
Burri raramente ricorreva all’uso della pittura e del pennello, prediligendo la lavorazione della superficie per mezzo di cuciture, combustioni e lacerazioni, per citare alcune delle sue tecniche. Ciò che si può affermare è che egli utilizza materiale di scarto o lavorazioni di tipo edilizio e artigianale per produrre opere d'arte. E veniamo al filmato che lo vede alle prese con la fiamma e il cellophan che egli modella, una volta fuso, con le dita. Questi lavori risalgono soprattutto agli anni Cinquanta. Nel 1954 realizza piccole combustioni su carta. Continua a utilizzare il fuoco anche negli anni successivi, realizzando Legni (1956), Plastiche (1957) e Ferri (1958 circa).