Alla fine degli anni Sessanta, Giorgio Griffa (Torino, 29 marzo 1936) abbandona la figura per intraprendere una ricerca fondata sulla valenza del gesto e sulla capacità della materia di interagire con l’uomo. In seguito, nella sua opera si farà strada il bisogno
di aprirsi alla memoria millenaria dell’arte. L’intervista di Stile
Una mostra da Sotheby's, negli Stati Uniti, asseconda la corsa delle quotazioni dell'esponente italiano dell'Arte povera. Nell'articolo tutte le opere in esposizione e le quotazioni dell'artista, recentemente incoronato a Versailles
Nostra intervista al maestro italiano. “Amo i futuristi, ma la mia musa rimane la Pop art”. Libertà dell’immagine e gioiose cromie per esorcizzare il dramma del vivere.
Torino: la festa di corte di età barocca va considerata ad ogni effetto un’“opera d’arte totale”, rivelatrice dei meccanismi del sistema politico-culturale che la promuoveva e governava con un’impeccabile regia. Fantasie mitologiche, fiaba ed esotismo per stupire e ribadire il prestigio e la potenza del casato
Alfredo Premoli (Brescia, 1876- Lanzo Torinese, 1967) fu un importante architetto italiano nell'ambito Liberty e Dèco. Tra i suoi progetti più significativi, il primo stabilimento della Fiat a Torino. E' fratello maggiore di Rodolfo Premoli, pittore che si formò all'Accademia di Torino.
A Torino il fascino e l’eleganza delle creazioni di alta oreficeria e di gioielleria di Gianmaria Buccellati trovano la loro ideale collocazione nell’incanto della Reggia di Venaria,
ICONOGRAFIA - In una piccola chiesa di origini romaniche situata a Rivalta di Torino e intitolata ai Santi Vittore e Corona è ancora visibile un affresco che presenta una Madonna allattante dall’iconografia di estrema rarità...
Il lavoro fotografico di Pettena mette in risalto il valore compositivo delle architetture industriali di fine Ottocento e primo Novecento e le loro caratteristiche d’integrazione sul territorio, spesso ottenuta mediante una sorta di camouflage con la vegetazione, soprattutto allo scopo di evitare i bombardamenti aerei. “L’occhio dell’artista – scrive Marco Pierini nel testo in catalogo – osserva quasi clandestinamente l’aspetto odierno delle fabbriche e se indugia sullo stato d’abbandono delle costruzioni non è con l’intento di andare alla riscoperta di un anacronistico gusto per la rovina, ma per segnalare l’eccezionalità di luoghi dove il tempo appare sospeso e la vita – non fosse per la vegetazione che riconquista il proprio spazio – assente”.
Antonio Fontanesi (Reggio Emilia, 23 febbraio 1818 - Torino, 17 aprile 1882), è un pittore romantico intimista, che pone in continuo dialogo il dato paesistico con il proprio sentire. Nel 1855 a Parigi studio' la pittura di Corot e i dipinti della scuola di Barbizon, a Londra s'interesso' a Turner e Constable, a Tokio tra il 1876 e 1878 diresse una scuola d'arte; torno' a Torino dopo una malattia. I suoi punti di riferimento sono pertanto individuabili nell'area di quegli artisti che anticiparono l'impressionismo. Ma il suo dato, più che otticamente puro, è intensamente sentimentale
Bernardelli Curuz era stato chiamato alla direzione artistica di Brescia musei con il fine di fronteggiare una situazione di emergenza che si era creata nel campo delle grandi mostre, dopo l'interruzione dell' "era Goldin" e dei finanziamenti da parte degli sponsor, che erano legati alle attività del critico veneto. Partecipò anche ai lavori di revisione della candidatura di Brescia come città Unesco, ottenendo, accanto agli amministratori e ai colleghi dei musei bresciani, l'ambito riconoscimento