Press "Enter" to skip to content

Posts published in “Stile arte Venezia”

Dai Romantici a Segantini. Storie di lune, di sguardi e di montagne. Il Sublime in una grande mostra a Padova

Il percorso espositivo intende far conoscere il punto di partenza dell’arte in Europa a inizio Ottocento, il romanticismo. Per questo motivo è la Germania ad essere al centro della mostra, assieme alla Svizzera con la quale condivide, almeno in una parte del secolo, intenzioni simili soprattutto sul versante del realismo. Ovviamente le distinzioni poi non mancano, poiché proprio la Svizzera, tra Ottocento e Novecento, con alcuni incantevoli pittori, da Hodler a Segantini giunto dall’Italia, fa comprendere come essa sia più aperta verso il nuovo

Ruth Orkin, leggenda della fotografia. In mostra le opere della fotoreporter tra impegno e Vacanze romane

La sua celeberrima “American Girl in Italy”, icona della fotografia del Novecento ha il primato di essere il secondo poster più venduto al mondo e ancora oggi, al tempo del “mee too”, sollecita accese discussioni sul tema del sessismo. L'antologica dedicata alla fotografa statunitense nel centenario della nascita allestita al Museo di Bassano

Giampaolo Babetto. Confronto con il Sacro nella basilica palladiana di San Giorgio Maggiore a Venezia

Nello splendido scenario del Coro Maggiore, realizzato dall’artista fiammingo Albert van den Brulle nel 1598, con il progetto Rivelazioni in Coro, i monaci focalizzano l’attenzione sulla preziosa relazione tra l’arte contemporanea e i luoghi di culto. Ne scaturisce un fecondo dialogo sul tema delle arti pensate da sempre in funzione della Gloria Dei

Venezia arrivò in America prima di Colombo? Che ci facevano in Alaska perle di vetro di Murano nel primo Quattrocento?

Le perline di vetro veneziano, utilizzate per collane o braccialetti sono state trovate in strati di sottosuolo che risalgono alla prima metà del Quattrocento, accanto a residui organici che sono stati datati. Quindi le perline di vetro di Murano - dopo aver percorso 10mila miglia - sono arrivate nel nuovo continente ben prima che l'America fosse ufficialmente scoperta. Come?

Ricomposta e restaurata la Ebe del Canova. La statua era stata distrutta durante un bombardamento

Per celebrare l’evento, la Città di Bassano del Grappa, tramite i Musei Civici diretti da Barbara Guidi, ha deciso di proporre il capolavoro ritrovato quale protagonista di una mostra, molto puntuale, sulla rivisitazione canoviana della figura mitologica di Ebe cui lo scultore di Possagno ha saputo dare sembianze tanto perfette da rimanere indelebilmente impressa nell’immaginario collettiv

Chi amputò le gambe alle sculture, che poi iniziarono a sfaldarsi? Salvato il Compianto del Trecento

L'opera è stata attribuita a, Maestro di Sant'Anastasia. I segni brutali della mutilazione operata sui manufatti con una disomogenea resecazione orizzontale aveva comportato la loro riduzione a una serie di busti disarticolati. Le parti mancanti e soprattutto la parte degli arti inferiori sono state ricostruiti in materiale sintetico con stampante 3D

Impostare le strutture, lasciandole finire alle api. Le opere di Libertíny alla Biennale architettura 2021. Le foto, il video

Questa collaborazione, con indirizzo progettuale, tra uomo e api è stata portata alle massime conseguenze visive e strutturali con la ripresa del ritratto di Nefertiti, realizzato grazie a una struttura di rete modellata che è stata poi riempita di cera e cellette, in due anni, da 60mila api

Un nuovo reperto inedito in mostra. Ecco perché Massimo Campigli amava gli Etruschi

E non era soltanto una folgorazione formale quanto la scoperta di un popolo, che appartiene al nostro Dna e che ci presenta - nell'arte, nei costumi, nella libertà, nella creatività, nel mistero, nell'emancipazione della donna - qualcosa di antitetico rispetto alla pur splendida - ma imperialista - civiltà romana. La mostra a Venezia

I disegni del Settecento veneto. Dai paesaggi razionali emergono Capricci e inquietudini

Il Castello Sforzesco di Milano nelle Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo, nella prima mostra dossier presenta cinque grandi maestri veneziani del XVIII secolo: Giovanni Battista e Giandomenico Tiepolo, Giovanni Battista Piazzetta, Antonio Canal detto il Canaletto e Bernardo Bellotto