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Cittadino consegna in forma anonima reperti archeologici al comune sardo di Villaputzu


Un cittadino ha consegnato, in forma anonima, al Comune di Villaputzu oggetti archeologici trovati sul territorio. Villaputzu è un comune di circa 4 600 abitanti della provincia del Sud Sardegna, situato nella subregione del Sarrabus.
Il territorio era abitato già in età nuragica come testimoniano i numerosi nuraghi e gli oggetti rinvenuti nei pressi dell’odierno rione di Santa Maria. La storia di Villaputzu si identifica fino al medioevo con quella di Sarcapos, città commerciale e portuale, situata probabilmente sulla foce del Flumendosa o nelle sue vicinanze, in località Eringiana; si configurava come centro di supporto degli itinerari verso l’Etruria, unico porto fluviale della costa orientale sarda

“Vogliamo ringraziare pubblicamente la persona che, in forma anonima, ha fatto recapitare all’amministrazione comunale alcuni importanti reperti archeologici ritrovati a Sarcapos. – dice, in una nota, il Comune – Questo gesto, che ci fa un immenso piacere, ci auguriamo possa rappresentare un esempio e uno stimolo per quanti si trovano a detenere reperti di questo tipo, rinvenuti magari in passato anche in altre aree del nostro territorio.
Ricordiamo che è fase di creazione il futuro museo di Villaputzu, che troverà spazio al primo piano dell’ex municipio restaurato a questo scopo; questi reperti, che raccontano la nostra storia, insieme agli altri che sono frutto di diversi scavi archeologici, troveranno la giusta luce e la visibilità che meritano in questi nuovi spazi espositivi.
Non rinchiudiamo la nostra cultura in cantina… deve essere motivo di orgoglio per noi tutti e per questo merita di essere mostrata al mondo.
“Cogliamo l’occasione – prosege il Comune per fornire alcuni aggiornamenti sul tema:
– Si è recentemente conclusa una campagna di scavo nel pozzo sacro di Is Pirois, i bellissimi risultati di questo importante lavoro verranno presto presentati al pubblico in forma ufficiale, appena sarà confermata la data ne verrà data puntuale informazione.

– Il comune sta lavorando, insieme all’Università degli Studi di Bologna e alla Soprintendenza Archeologica, per il rinnovo della convenzione che negli ultimi anni ha visto l’apertura di un nuovo importante scavo in località Eringiana. La collaborazione con l’ateneo bolognese proseguirà per altri 4 anni”.