Il calco più semplice e leggero del nostro corpo può essere compiuto con plastica trasparente a rotolo- quelle che utilizziamo per conservare gli alimenti in frigorifero e nastro isolante semi-trasparente. L’intervento non può essere svolto da bambini poichè il rischio, da parte di persone sprovvedute, è che coprano completamente il volto del modello. Pertanto, come tutte le opere di calco che coinvolgono il volto anche queste sono severamente vietate dai bambini, se non è presente un adulto che li diriga. In sè il calco con lo scotch non è complesso ed è molto divertente. Una volta che il corpo viene avvolto con il domopak trasparente , che isola la pelle, esso viene coperto dal nastro adesivo. Basta poi prendere un paio di forbici per ritagliare la parte anteriore, come se fosse una zip perchè la persona esca dal “giubbotto”. Richiudendo il taglio, ecco la sagoma vuota. Il lavoro è qui svolto dal giovane artista Martin Escoffier, che rappresenta gli invisibili, le persone che soffrono e che noi continuiamo a non vedere. Un’opera ispirata all’artista Mark Jenkins.
https://www.youtube.com/watch?v=JKptG1-cNhk
Come realizzare in casa questa affascinante scultura trasparente a grandezza naturale. Il video
Il calco più semplice e leggero del nostro corpo può essere compiuto con plastica trasparente a rotolo- quelle che utilizziamo per conservare gli alimenti in frigorifero e nastro isolante semi-trasparente. L'intervento non può essere svolto da bambini poichè il rischio, da parte di persone sprovvedute, è che coprano completamente il volto del modello. Pertanto, come tutte le opere di calco che coinvolgono il volto anche queste sono severamente vietate dai bambini, se non è presente un adulto che li diriga. In sè il calco con lo scotch non è complesso ed è molto divertente. Una volta che il corpo viene avvolto con il domopak trasparente , che isola la pelle, esso viene coperto dal nastro adesivo. Basta poi prendere un paio di forbici per ritagliare la parte anteriore, come se fosse una zip perchè la persona esca dal "giubbotto". Richiudendo il taglio, ecco la sagoma vuota