“Cosa sono quelle rocce squadrate sommerse?” Scoperta nel mare struttura romana

Nei pressi di fortificazioni che risalgono all’Impero c’è una scogliera. Al di là di quella, nel mare blu, appaiono segni costruzioni antiche. Gli archeologi si sono immersi durante un sopralluogo. E hanno scoperto…

Hanno scoperto i resti di quello che doveva essere un porto militare romano. Siamo nel villaggio di Kemer, situato nel distretto di Biga nella provincia di Çanakkale, nel nord-ovest della Turchia. Qui sorgeva l’antica città di Parion, un importante centro portuale che risale a 2.700 anni fa e che, successivamente, fu un importante punto per lo scacchiere romano. I sommozzatori sono tornati e hanno iniziato gli scavi subacquei che hanno confermato che la struttura è un porto. Il secondo dell’antica città. Il primo doveva essere il porto commerciale. Il secondo quello dei legionari e della flotta militare.

I soldati romani non usavano gli scali commerciali, affollati e accessibili con lentezza, a causa degli impedimenti costituiti da numerose imbarcazioni. Avevano la necessità di disporre di un approdo da cui poter salpare in pochi minuti. Recenti scavi subacquei hanno portato alla luce quello che oggi è conosciuto come il secondo antico porto della città.

L’etimologia di Parion rimane in parte enigmatica, con teorie che suggeriscono che il nome possa derivare da Parion, figlio di Iason o Demetria di Erythrai, o addirittura da Paride, il celebre principe di Troia. Fondata come porto cruciale, l’Antica Città di Parion si estende su circa 4 chilometri quadrati ed era la più grande città antica della regione. Durante l’antichità, Parion ha giocato un ruolo fondamentale come centro marittimo a servizio dei villaggi circostanti.

Storicamente, Parion ha subito diverse transizioni di potere. Inizialmente città greca sotto il dominio persiano nel 546 a.C., passò poi sotto il controllo di Alessandro Magno dopo la sua conquista dell’Asia Minore nel 334 a.C. Dopo la morte di Alessandro, Parion fu governata dagli Attalidi di Pergamo. Infine, nel 133 a.C., la città fu lasciata ai Romani da Attalo III, consolidando il suo ruolo di avamposto strategico.

Da decenni sono in corso scavi archeologici nel villaggio di Kemer, con l’obiettivo di scoprire e preservare il ricco patrimonio storico di Parion. Autorizzati dal Ministero della Cultura e del Turismo, questi scavi sono stati guidati negli ultimi due decenni dal Professore Dr. Vedat Keleş, Decano della Facoltà di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Ondokuz Mayıs (OMU).

Il Dr. Vedat Keleş, capo degli scavi, ha osservato: “In confronto al porto meridionale commerciale, questo nuovo porto scoperto, riempito di sedimenti dal fiume della città, appare leggermente più piccolo. Dato il passato di Parion come colonia legionaria, c’è la possibilità che questo porto avesse scopi militari.”

Riflettendo sui venti anni di scavi a Parion, il Dr. Keleş ha espresso orgoglio, affermando: “Questi due decenni hanno visto sforzi estesi in scavi, restauro, conservazione, pubblicazione e formazione di studiosi. La scoperta di questo porto settentrionale, precedentemente ipotetico, sottolinea l’importanza di Parion come potenza marittima nella Troade settentrionale.”

Il Dr. Keleş ha sottolineato gli scavi in corso nei siti chiave di Parion, tra cui il teatro e l’agorà, evidenziando le sfide poste dai danni strutturali nel tempo. Nonostante questi ostacoli, i lavori di restauro proseguono parallelamente ai lavori di scavo.

Guardando al futuro, il Dr. Keleş ha espresso l’aspirazione di elevare Parion alla sua giusta prominenza storica, appellandosi al sostegno locale per sostenere ed espandere gli sforzi di scavo durante tutto l’anno.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa