Da un garage sono scese magicamente nel mare siciliano le sculture di Nino Sottile

Il Comune: "Dieci opere nelle prossime settimane saranno posizionate in una via del Paese. Altre le abbiamo sommerse a riprova che il talento come l'amore può rintanarsi fra le pieghe della quotidianità, ma prima o poi viene fuori"

Benvenuti alla parte sommersa del “Museo delle pietre Nino Sottile”, annuncia il Comune di Olivieri, in provincia di Messina.


“Si dice che tutti abbiano un talento e che solo i più fortunati riescano a vederselo riconosciuto.
Per tutta la vita Nino Sottile è rimasto a galleggiare in quella terra di mezzo, dove si collocano gli artisti invisibili. – prosegue il Comune – Quel luogo sospeso fra ciò che avrebbe potuto essere e l’opportunità per poterlo realizzare. Eppure Nino possedeva la scintilla, quella capacità innata di guardare una pietra da una prospettiva unica, coglierne l’essenziale e tradurla in un’opera d’arte. ‘Nino, non puoi lasciare questo patrimonio in un garage. Non è giusto. Mettiamolo a disposizione di tutti. Facciamo vedere a tutti quanto sei bravo’. Era la prima volta che incrociavamo la sua arte, nascosta in garage. Come quei tesori inaccessibili per secoli, per poi scoprire che erano sempre stati là. Forse è perchè certe cose le vedi bene solo quando stanno per sparire. Non è stato facile convincerlo. Temeva che le sue opere fossero maltrattate. ‘Va bene, ma le mettiamo sotto una teca di vetro, sopra un piedistallo’.
E sarà cosi: dieci opere nelle prossime settimane saranno posizionate in una via del Paese. Altre le abbiamo sommerse a riprova che il talento come l’amore può rintanarsi fra le pieghe della quotidianità, ma prima o poi viene fuori”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia