E’ stata dichiarata “tesoro”, in questi giorni, una spilla d’oro medievale trovata in un campo da un appassionato di ricerche archeologiche di superficie. Il pronunciamento del coroner – il medico legale britannico con funzioni d’indagine – ora concede al cercatore di tentare di vendere l’oggetto a un museo, al prezzo di mercato, che sarà esattamente verificato e fissato da un’apposita commissione. Nel caso in cui non si facesse avanti un museo o un ente, l’oggetto potrà essere venduto ai privati. In entrambi i casi il guadagno potrà essere equamente diviso tra cercatore e proprietario del terreno.
L’appassionato di metal detector ha seguito la procedura prevista dalla legge britannica Treasur act, segnalando il ritrovamento all’autorità giudiziaria. Tutto ciò che ne discende è il pieno riconoscimento, da parte dello Stato, del diritto di proprietà -esercitato dai privati – sui materiali ritrovati.
Ex caporale dell’esercito, William Nordhoff, 49 anni, ha prestato servizio al British Army Royal Engineer Corps nel Wiltshire ed è padre di quattro ragazzi. La passione per il rilevatore di metalli lo ha portato nei campi della zona di Upavon, piccolo comune rurale inglese in cui egli risiede con la famiglia, nella contea dello Wiltshire nell’Inghilterra meridionale.
Il ritrovamento è avvenuto in un campo dell’ampia vallata di Pewsey. L’ex militare, in precedenza, non aveva trovato grandi cose. Il suo rilevatore aveva suonato per segnalare chiodi, lamine, pezzi di piombo, anelli di lattine. Enorme è stata l’emozione nel momento in cui egli ha recuperato da un blocco di terreno del campo quello strano oggetto lucente.
La spilla, piccola e leggerissima – pesa 5,77 grammi -, è stata datata dagli esperti del coroner a un periodo compreso tra il 1150 e il 1350 d.C. Sull’anellino è inciso, in latino, l’inizio dell’Ave Maria e, in un punto, reca lettere ebraiche. L’oggetto potrebbe essere stato prodotto con funzioni di protezione di chi lo indossava, nei confronti di forze oscure, ed è pertanto considerato nella sua valenza apotropaica. Accanto al valore storico-artistico, la spilla offre una testimonianza su mondo religioso e magico nella vita quotidiana dell’Inghilterra meridionale, durante il Medioevo.