Dichiarato tesoro un misterioso anello d’oro antico con figure, trovato in un campo. Ma cosa rappresenta? E quanto vale?

E’ medievale? A quando risale? Che figure reca in primo piano? E’ un oggetto di non facile lettura quello portato alla luce in campagna. Il reperto presenta una lavorazione singolare. La parte anteriore è protuberante e contiene una scena che è stata oggetto di lettura da parte della commissione di valutazione storica ed economica dell’oggetto.

Gli studiosi inglesi hanno concluso che l’anello d’oro risale al periodo compreso tra il 1350 e il 1550, nonostante qualche linea che potrebbe apparire sinteticamente modernista. L’oggetto scoperto da un cercatore di metalli in un campo nella contea di Durham, è stato dichiarato tesoro nelle ore scorse da un tribunale. Colin Henderson, appassionato cercatore di tesori ha fatto la scoperta nelle campagne di Sedgefield, attirando l’interesse di esperti e autorità locali. La valutazione stilistica è aderente ai canoni dei segni? E tu che ne pensi?

La scoperta e il contesto storico

L’anello è stato rinvenuto a circa 15 cm di profondità ed è impreziosito da incisioni che, secondo gli inglesi, raffigurerebbero due figure religiose: l’arcangelo Gabriele inginocchiato e Maria in piedi, in una scena ispirata all’Annunciazione biblica. Gli esperti che hanno analizzato il reperto, durante l’inchiesta sul tesoro presso il tribunale del coroner di Crook, hanno ipotizzato che l’oggetto fosse utilizzato come un simbolo di devozione personale o donato in occasione di un matrimonio. “Le incisioni e la raffinata lavorazione dell’anello – dicono gli inglesi – ne fanno un gioiello di alto valore religioso e storico”.

Sedgefield, località in cui l’anello è stato portato alla luce è una piccola e storica cittadina situata nella contea di Durham, nel nord-est dell’Inghilterra. Fondata in epoca medievale, presenta una storia strettamente legata alla nobiltà terriera e all’agricoltura, che hanno giocato un ruolo fondamentale nella sua economia per secoli. Oggi è conosciuta per il suo caratteristico Green, una piazza centrale circondata da edifici storici che mantengono il fascino del passato.

Sedgefield ha una comunità vivace ed è famosa anche per il suo ippodromo, il Sedgefield Racecourse, che ospita regolarmente corse di cavalli, attirando visitatori da tutta la regione. La cittadina vanta inoltre legami con l’ex primo ministro britannico Tony Blair, che ha rappresentato il collegio elettorale di Sedgefield durante il suo mandato parlamentare.

Dichiarazione del tesoro e procedure legali

Il coroner assistente della contea di Durham, Crispin Oliver, ha dichiarato l’anello un tesoro, come previsto dalla legge britannica sui ritrovamenti archeologici di valore storico o monetario. “Data la natura dell’oggetto e il modo in cui è stato trovato legalmente”, ha affermato Oliver, “non ho esitazioni nel dichiararlo un tesoro”. Questa dichiarazione apre la strada alla valutazione ufficiale dell’anello da parte del Treasure Valuation Committee, incaricato di determinare il valore economico del reperto.

L’Auckland Project, un ente culturale che gestisce diversi siti storici nel nord-est dell’Inghilterra, ha già espresso interesse per l’acquisto del reperto, “riconoscendone il grande valore artistico e spirituale”. L’immagine “raffigurante Gabriele e Maria è delicata e simbolicamente potente, con Gabriele rappresentato inginocchiato in preghiera e Maria raffigurata con un gesto di umiltà, con la mano sul petto”.

Valutazione e acquisizione dell’oggetto

Il processo di valutazione è ancora in corso ma, secondo Henderson, il comitato ritiene che l’anello possa valere tra le 3.000 e le 5.000 sterline. Tuttavia, Henderson ha sottolineato che gioielli simili sono stati venduti all’asta per cifre che si aggirano attorno alle 10.000 sterline.

Una volta determinato il valore finale, il ritrovatore e il proprietario del terreno su cui l’anello è stato rinvenuto venderanno il reperto – probabilmente al museo – e divideranno l’introito, come previsto dalla legislazione britannica sui tesori. Se l’Auckland Project o un altro museo desidera acquistare l’anello, dovrà corrispondere il valore stabilito dalla commissione. Un valore che, normalmente, è quello di mercato.

Ma che signica il disegno? Che ne pensate?

L’iconografia incisa sull’anello rinvenuto da Colin Henderson è un elemento chiave per comprenderne il valore simbolico e devozionale. Le raffigurazioni presenti ritrarrebbero, secondo gli esperti britannici, la scena dell’Annunciazione, uno dei momenti centrali nella narrazione cristiana. “L’immagine dell’arcangelo Gabriele, inginocchiato in preghiera e con le ali decorate dietro la schiena, trasmette la solennità del suo ruolo di messaggero divino. – affermano gli esperti inglesi – Di fronte a lui, secondo gli studiosi inglesi, Maria è rappresentata in piedi, con una posa dignitosa ma umile: i suoi capelli sciolti evocano purezza e la mano sul petto simboleggia il suo assenso alla volontà divina”.

Ma l’iconografia sembra trattata con piglio modernista. La figura i piedi potrebbe essere un uomo in toga, mentre la seconda figura, a sinistra risulta di più complessa lettura. E’ probabile che sia a causa dell’ingrandimento che i tratti del disegno – da vedere a una certa distanza – assumono tratti grafici che parrebbero più vicini a noi, nel tempo.

“Questa scena, estremamente popolare nell’arte cristiana medievale e rinascimentale – ribadiscono gli inglesi – evidenzia l’attenzione ai dettagli devozionali e la centralità del culto mariano nel periodo. Gli anelli con scene sacre erano spesso usati come oggetti di protezione e preghiera personale, o donati in occasioni speciali come matrimoni o anniversari, a simboleggiare la consacrazione dell’unione sotto la protezione divina. La presenza di tali iconografie incise rende l’anello un pezzo unico e prezioso, non solo dal punto di vista economico ma anche per il suo valore spirituale”.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa