“Il nostro primo ritrovamento Vindolanda del 2022 – ed è stata un po’ una sorpresa! Abbiamo rimosso un albero caduto durante le tempeste lo scorso fine settimana. L’albero era caduto nel torrente Vindolanda, causando alcuni danni al terrapieno. quando abbiamo rimosso l’albero abbiamo visto questo altare romano (qui fotografato con il nostro super volontario John che oggi ha aiutato con la bonifica)” La notizia della scoperta di un altro tassello del forte romano è stata comunicata, attraverso i social, da Vindolanda trust, l’organizzazione che gestisce il sito archeologico di Vindolanda, in Gran Bretagna.
L’insediamento militare, che comprendeva aree residenziali per i soldati e per il personale di servizio – la cittadina era, per tanti aspetti, autonoma, e offriva ai militari anche templi e terme – fu costruito dai Romani in Britannia per ordine di Gneo Giulio Agricola nel 79 dopo la conquista della Britannia del nord. La struttura si trova a un paio di chilometri dalla parte meglio conservata del Vallo di Adriano, in Northumbria. Il terreno torboso – che protegge gli elementi organici dalla decomposizione – ha permesso di trovare, al di là dei resti di importanti strutture portate alla luce nei decenni, numerosissimi oggetti della vita quotidiana di circa 2000 anni orsono, tra i quali scarpe, praticamente intatte.
Da questo forte provengono anche tavolette scritte in antico corsivo romano da cui emergono molti interessanti dettagli sulla vita quotidiana delle guarnigioni delle zone di frontiera. Su queste tavolette brevi messaggi, come la richiesta di indumenti nuovi a casa o l’invito tra amiche – nel forte soggiornavano anche le mogli dei comandanti – per un compleanno.
Dal 1969 al 2019, circa 9700 posti di volontariato sono stati occupati negli scavi e durante quel periodo due generazioni di archeologi e specialisti romani hanno appreso e affinato la loro professione nel sito.