di Redazione
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17 gennaio 2024 – In realtà, l’attività sembrava essere una consueta procedura, ma successivamente i ritrovamenti effettuati dagli esperti dell’Archeologia cantonale di Zurigo hanno sorpreso la comunità scientifica dell’intero Paese.
Durante la ristrutturazione di una casa unifamiliare nel villaggio di Kyburg, nei pressi del castello omonimo, in Svizzera, sono emerse scoperte inaspettate. Il castello, risalente almeno al 1027, appartenne nel XV secolo per un periodo alla città di Zurigo, diventando poi proprietà privata. Solo nel 1917 il cantone di Zurigo lo acquisì. Kyburg è una frazione di 405 abitanti del comune svizzero di Illnau-Effretikon, nel Canton Zurigo (distretto di Pfäffikon).
Data la vicinanza al castello, si supponeva che nel terreno di questa proprietà, che doveva essere sottoposta a interventi di ristrutturazione, privata potessero trovarsi oggetti di valore storico. Gli archeologi cantonali hanno pertanto contattato il proprietario per pianificare un intervento, una pratica che si verifica circa un centinaio di volte all’anno nel Cantone.
Ogni oggetto non recuperato durante questi scavi sarebbe stato irrimediabilmente perduto, schiacciato dagli escavatori o spostato dalle operazioni di costruzione. Con questo in mente, è stata intrapresa un’operazione di scavo che, dopo circa tre mesi, ha premiato gli sforzi con risultati straordinari.
Gli archeologi hanno scoperto un vano contenente tre telai, ceramiche, utensili in ferro come martelli e trapani a mano, uno stilo per scrivere e una chiave. La presenza di stampi e utensili specifici ha suggerito che la lavorazione del ferro avvenisse nelle vicinanze o addirittura all’interno dell’abitazione. Ma sono state le 25 piccole tessere a destare particolare interesse.
La responsabile del progetto, Lorena Burkhardt, ha dichiarato che i sospetti sulla loro natura sono stati successivamente confermati in laboratorio: si trattava di frammenti di un guanto da sfida per la mano destra risalente al XIV secolo.
Le parti in ferro del guanto sono incredibilmente ben conservate, mostrando minima ruggine, e soprattutto, sono integre. Il guanto di Kyburg è il solo completamente conservato in tutto il paese e, in questa condizione, rappresenta un’esclusività anche oltre i confini nazionali. Mentre il corrispondente guanto sinistro è stato recuperato solo parzialmente.
Lorena Burkhardt ha spiegato che questi guanti facevano parte delle sofisticate armature indossate dai cavalieri nel tardo Medioevo, di cui ne sono sopravvissuti pochi. In Svizzera, ad esempio, esistono solo altri cinque esemplari risalenti al periodo tra il 1340 e il 1400, ma in condizioni ben inferiori a quelle del guanto di Zurigo.
Gli altri guanti svizzeri e lo stile delle ceramiche trovate hanno contribuito a datare l’esemplare di Kyburg, utilizzato durante la Guerra dei Trent’anni fino al XVII secolo. La sua struttura complessa suggerisce che il proprietario fosse un nobile o un guerriero benestante, dato che la produzione di tali armature era costosa e complessa.
Il guanto di Kyburg fornisce preziose informazioni sull’artigianato del XIV secolo, evidenziando la maestria dei fabbri e degli armaioli dell’epoca. Esso contribuisce anche a valutare l’importanza militare del castello di Kyburg.
Tuttavia, il guanto solleva anche domande senza risposta, come l’identità del suo proprietario, un enigma che il team di Burkhardt spera di risolvere attraverso ulteriori ricerche documentarie. La rarità di questi guanti nel contesto storico rimane un mistero intrigante da approfondire.
Dal 29 marzo 2024, una copia del guanto di sfida sarà esposta nel castello di Kyburg, mentre l’originale sarà visibile per tre settimane a partire dal 7 settembre. Successivamente, sarà conservato nell’archivio per preservarne l’integrità senza esporlo a possibili danni.